Sembra crescere il fronte del dissenso nel comune di Castelnuovo per la scelta della maggioranza, guidata dal sindaco Eros Lamaida, di avallare il progetto di un impianto di compostaggio sul proprio territorio. Questa volta a mostrare perplessità sull’intera operazione è Roberto Scola, consigliere di opposizione, il quale in una lettera aperta, ha voluto dare voce a chi è contro la costruzione dell’impianto; sul manifesto infatti si legge: “oggi ho inteso rendere pubblica la mia intenzione di dar voce a chi manifesta perplessità sull’idea di realizzare un grosso impianto di compostaggio della frazione organica del rifiuto solido urbano nel nostro territorio comunale, non lontano dalla frazione Pantana”.
Il consigliere Scola, però, ha sottolineato la ritrosia da parte del primo cittadino ad un confronto sulla questione: “Lo scorso 9 maggio ho personalmente inviato al nostro Sindaco una missiva richiedendo quali valutazioni avessero indotto l’Amministrazione a operare una simile scelta e per quale motivo egli abbia ritenuto di non doverla condividere o quantomeno spiegare a tutti noi. Ebbene, nella sua risposta del 28 maggio, il Sindaco mi ha fatto intendere di aver di fatto ritenuto superfluo e non necessario un pubblico dibattito sull’argomento, arrogando alla sola Amministrazione il diritto di decidere del futuro di noi cittadini e delle future generazioni”.
Allo stesso tempo Scola è pronto al dialogo, ad un dibattito che possa far comprendere le ragioni di questa scelta: ”Con il presente chiedo dunque pubblicamente al Sindaco e all’Amministrazione di organizzare prontamente un dibattito sul tema che sia davvero aperto a tutti, restando sin da ora a disposizione di coloro intenderanno interessarsi all’argomento”. Non più tardi di una settimana fa il primo manifesto, a firma dei cittadini che palesava il dissenso contro il progetto del mega impianto che dovrebbe servire l’intera regione Campania.
La replica del sindaco Eros Lamaida non si è fatta attendere: “Un disonesto allarmismo. La verità – sostiene – è che l’impianto, ancora in via di progettazione, da ubicare in un’area lontana da insediamento abitativo, è destinato a ricevere una modesta quantità di materiale organico da raccolta differenziata, 16mila tonnellate all’anno, meno di quello che la sola area del Cilento riesce a produrre. Con questo impianto realizziamo il sogno di un grande sindaco, Angelo Vassallo, l’autonomia energetica del parco del Cilento”.