È uno dei primi provvedimenti dell’esecutivo Conte e… è anche uno dei più discussi e contestati. Ci riferiamo naturalmente al DL Dignità e, almeno per questo odierno approfondimento, alla sua parte in cui vieta la pubblicità sul gaming in maniera (quasi) assoluta. Un intervento piuttosto netto e deciso che, ovviamente, non è stato trovato di gradimento da parte dei siti internet specializzati nel settore, che temono ora di essere privati della loro linfa vitale (l’advertising) e dunque di essere a rischio sopravvivenza, con ciò che ne consegue sotto il profilo dei riflessi occupazionali.
Tra i principali operatori che si sono mossi per poter manifestare la propria posizioni c’è sicuramente Casino2k Casinò Online, uno dei più noti e autorevoli portali web informativi sul gaming online legale, che ha comunicato la propria preoccupazione in una nota pubblicata sul proprio sito, nella quale rammenta come – dopo aver letto gli emendamenti presentati al Decreto Dignità – si sia reso conto che nessun soggetto politico e nessuna associazione abbia concretamente preso le parti delle PMI italiane che operano nel comparto.
Il rischio è ben noto. Per Casino2k se non accadranno delle variazioni di sorta, dal prossimo luglio tutti i siti web che forniscono un’informazione chiara e trasparente sul gaming online saranno colpiti duramente, con il pericolo che possano effettivamente sparire. Siti web che non sono certamente desiderosi di stimolare la dipendenza del gioco d’azzardo (che il decreto intende giustamente contrastare), ma che hanno come obiettivo quello di informare in modo opportuno tutti gli utenti che volontariamente visitano le loro pagine, alla ricerca di consigli su quali case da gioco frequentare per le proprie preferenze. Siti internet che, dunque, hanno il meritevole ruolo di creare una maggiore consapevolezza nel settore, mettendo in guardia gli utenti – soprattutto i meno esperti – dai possibili rischi determinati da pubblicità ingannevoli, come quelle che farebbero intendere l’esistenza di metodi per vincere soldi facilmente.
In sintesi, la conseguenza che potrebbe essere determinata dalla mancanza del ruolo di tali siti, falcidiati dal Decreto Dignità, è la loro definitiva riconduzione in una posizione di marginalità, sostituiti nei risultati delle ricerche da siti internet che promuovono casino sprovvisti di licenza italiana, vere e proprie aree grigie che, secondo Casino2k, sono spesso contraddistinti da riciclaggio di denaro, gioco minorile e azzardopatia fuori controllo.
Chiarito ciò, Casino2k ha altresì formulato alcune proposte che auspica che il legislatore possa prendere in considerazione, come l’obbligo di iscrizione dell’azienda e dei propri siti specializzati ad un registro pubblicamente consultabile, che sia eventualmente gestito da un regolatore, o ancora l’obbligo di disporre di un rappresentante legale in Italia che risponda personalmente sulla violazione di regole dettate da un regolatore o ulteriormente ispirare una maggiore trasparenza fiscale delle aziende che operano nel settore della pubblicità ai giochi su Internet, con la necessità che si paghino le tasse in Italia sugli utili derivanti da introiti pubblicitari.
Numerosi aspetti di particolare interesse, che il portale sta promuovendo nell’auspicio che, almeno questa volta, non sia troppo tardi.