“Cancellata la spiaggia pubblica del Lungomare di Sapri”. Questa la denuncia del Comitato Spiaggia Libera Lungomare Sapri che ha lanciato una petizione per tutelare le spiagge e garantirne a tutti la fruizione.
A destare malumori è ancora una volta il nuovo piano spiaggia varato dall’amministrazione comunale che ha di fatto limitato i tratti di spiaggia gratuita.
Il demanio è un bene prezioso e bisogna maneggiarlo con cura
“Le spiagge sono per la Città di Sapri la più importante risorsa per la sua valorizzazioni turistica, che deve rispettare un delicatissimo equilibrio fra la legittima e doverosa necessità di offrire moderni, sicuri ed efficienti servizi ai bagnanti e l’altrettanto universale e sacrosanto diritto alla libera fruizione degli arenili da parte di cittadini e turisti – scrive il comitato civico – Il demanio è un bene prezioso e bisogna maneggiarlo con cura altrimenti questo equilibrio si spezza e si creano situazione distorte, come è accaduto con il nuovo regolamento dell’Amministrazione Comunale che ha rotto questo equilibrio , in particolare per alcune spiagge simbolo per la città come appunto la spiaggia del lungomare da sempre libera e fruibile a tutti”.
Il mare di Sapri è diventato praticamente inaccessibile a cittadini e turisti
Di qui l’accusa all’amministrazione comunale che avrebbe “Con un colpo di mano, regalato, ai soliti titolari di redditive concessioni demaniali, altra spiaggia pubblica. Il mare di Sapri è diventato praticamente inaccessibile a cittadini e turisti, nel dispregio ad ogni regola limitando il diritto di poter fruire delle spiagge pubbliche”.
Il comitato per la spiaggia libera si dice contrario a questa scelta e spiega i motivi della petizione: “chiedere all’Amministrazione Comunale di revocare il regolamento sulle concessioni , ripristinando la situazione precedente”.
Chiederemo l’apertura di una discussione partecipata e di un confronto
“Chiederemo anche l’apertura di una discussione partecipata e di un confronto ampio per definire un “Nuovo Piano Spiagge”, coinvolgendo i cittadini, le parti sociali, le associazioni e gli imprenditori”, fanno sapere dal comitato.
Per firmare la petizione clicca qui.