Tra i “Campi del Cilento” alla riscoperta dei grani antichi

Ieri sera serata a Pioppi

Di Comunicato Stampa

Promuovere il ritorno all’utilizzo dei grani antichi per favorire la salute, la tutela della biodiversità e la salvaguardia delle tradizioni e delle produzioni locali. Nasce da quest’obiettivo l’evento “Campi del Cilento – Mietitura 2018”, in programma lunedì 23 luglio tra Ceraso (Azienda agricola La Petrosa) e Pioppi (Museo Vivente della Dieta mediterranea), in collaborazione con l’azienda bellizzese Molini Pizzuti, che metterà a disposizione le proprie farine, e con l’associazione Unisapori, il Crea e il Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno. L’appuntamento rientra nel calendario della terza edizione del Festival della Dieta mediterranea di Pioppi, che animerà l’estate cilentana fino all’8 settembre.

Il viaggio tra i campi del Cilento partirà dall’Azienda agricola La Petrosa di Ceraso, dove i partecipanti assisteranno all’affascinante rito della mietitura all’interno di un campo di grano antico. Quindi ci si sposterà verso il Museo Vivente della Dieta mediterranea di Pioppi, dove si terrà la tavola rotonda “I grani antichi del Cilento: un viaggio nel futuro”, durante la quale interverranno: Rosa Pepe, agronoma del CreaOrt di Pontecagnano; Enrica De Falco, docente del Dipartimento di farmacia dell’Università di Salerno; Cono D’Elia, vicepresidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; Giuseppina Di Tore, export manager della Molini Pizzuti; Stefano Pisani, sindaco di Pollica; Giovanna Voria, chef e ambasciatrice della Dieta mediterranea nel mondo; Antonio Cera, fornaio-economista del Forno Sammarco di San Marco in Lamis (Fg) e il pizzaiolo cilentano Antonio Langone. A moderare il dibattito sarà Valerio Calabrese, direttore del Museo ospitante.

Il confronto fra esperti del settore, amministratori e interpreti della tradizione gastronomica locale servirà a far luce sui molteplici vantaggi della riscoperta dei grani antichi cilentani e della loro reintroduzione nell’alimentazione quotidiana. Tali varietà, infatti, non hanno subito alterazioni genetiche, sono meno raffinate, più leggere e più digeribili, oltre a poter vantare proprietà organolettiche superiori rispetto alla media dei grani moderni. I grani antichi rappresentano inoltre un grande patrimonio di biodiversità da preservare, senza considerare che il loro recupero può avere ricadute positive sulla tutela dei piccoli produttori locali e delle antiche tradizioni contadine.

Al dibattito su questi temi seguirà una degustazione di pizza, pane e pasta preparati con farine a base di tre grani antichi cilentani: Carosella, Gentil Rosso e Senatore Cappelli. In particolare, si potranno gustare piatti tipici locali come la pizza fritta cilentana, l’acquasala cilentana e il fusillo felittese. All’opera ci saranno, fra gli altri, i pizzaioli Salvatore Bonetti, Agostino Landi, Saverio Miranda e Alfonso Saviello, il panificatore Davide Argentino, gli chef Giovanna Voria e Antonio Morinelli e i pastai del laboratorio artigianale L’oro di Felitto. Ad accompagnare la degustazione sarà lo show di Domenico Monaco, il Contastorie di Trentinara. Con gli aneddoti cilentani, tra musica e filastrocca, si chiuderà il viaggio tra i “Campi del Cilento”. Cilento che – in quanto patria per eccellenza della Dieta mediterranea – rappresenta ancora una volta una location non casuale. Il grano, infatti, insieme all’olio e al vino, è uno dei tre elementi che compongono la “triade mediterranea”. E il grano antico, in particolare, è quello che meglio incarna i principi della dieta riconosciuta patrimonio Unesco, due su tutti la tutela della biodiversità e la salvaguardia delle tradizioni locali.

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