In Cilento riparte il progetto “Il Cammino delle Falesie Preistoriche

Tre nuovi percorsi alla scoperta di storia e preistoria

Di Comunicato Stampa

Ripartono le attività gestite dai ragazzi de “Il Cammino delle Falesie Preistoriche”, progetto vincitore del bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri “Giovani no profit per il Patrimonio”, nato per la valorizzazione del patrimonio preistorico.

Dopo aver accompagnato centinaia di turisti, la scorsa estate, all’interno della grotta paleolitica della Cala a Marina di Camerota, in un viaggio indietro nel tempo alla scoperta dei nostri antenati neanderthal e sapiens, e dopo aver dato vita a una serie di laboratori di archeologia sperimentale, questa estate “Il Cammino delle Falesie Preistoriche” propone ben tre tour, dislocati in varie aree del basso Cilento:

– Percorso dalla Grotta della Serratura alla Torre Dello Zancale;

– Viaggio nella preistoria lungo il cammino delle Falesie;

– Visita al sito archeologico e all’antiquarium di Roccagloriosa.

Durante i percorsi sarà possibile visitare luoghi di interesse storico e preistorico quali le grotte della Cala, del Poggio e della Serratura (dall’esterno), torre dello Zancale (di epoca borbonica), il borgo, il museo e l’antiquarium di Roccagloriosa; non mancheranno luoghi di interesse storico-naturalistico come cala Bianca e porto Infreschi (nominate spiagge più belle d’Italia da Legambiente).

LE DIMOSTRAZIONI DELLE TECNICHE PREISTORICHE
e le piante autoctone

La peculiarità dei percorsi saranno le dimostrazioni di varie tecniche che venivano utilizzate da neanderthal e sapiens per creare oggetti che gli servissero durante la loro quotidianità, fossero pensati per un uso pratico o per un “vezzo” artistico-rituale.

Si potrà, così, assistere tanto all’accensione del fuoco (sia con l’uso di pietre focaie che con la sfregatura di rametti di legno) quanto alla realizzazione di pennelli per la pittura fino alla realizzazione dei colori in ocra, utilizzati per dipingere.

Ci sarà modo, inoltre, di approfondire le proprie conoscenze sulle piante autoctone e sul loro uso da parte degli uomini preistorici (in particolare utilizzate per creare cordami; ad ogni visitatore verrà consegnato un braccialetto ottenuto tramite l’intreccio delle fibre vegetali).I PERCORSI

PERCORSO DALLA GROTTA DELLA SERRATURA ALLA TORRE DELLO ZANCALE
(Marina di Camerota)

Il percorso ha una durata di 30-40 minuti ed inizierà con un’introduzione, tenuta dai membri del progetto, sulla preistoria nel basso Cilento e, più nello specifico, nella zona di Camerota.

Durante il percorso i visitatori potranno assistere alla dimostrazione delle più antiche tecniche preistoriche di sopravvivenza utilizzate dall’homo sapiens e dall’homo neanderthalensis, i quali hanno abitato quest’area, tra le quali troviamo le due tecniche per l’accensione del fuoco (percussione delle pietre focaie e frizione dei legni) e la tecnica dell’intreccio delle fibre vegetali, in particolare della canapa, utilizzate per creare cordami. Seguirà un’introduzione sulla pittura rupestre con la realizzazione di pennelli ottenuti da arbusti tipici della macchia mediterranea ed ulivi e la produzione dei pigmenti ottenuti dalle ocre.

Ad ogni visitatore verrà consegnato un braccialetto ottenuto tramite l’intreccio di fibre vegetali con il procedimento illustrato in precedenza.

VIAGGIO NELLA PREISTORIA LUNGO IL CAMMINO DELLE FALESIE
(Marina di Camerota)

Il cammino denominato “Viaggio nella Preistoria lungo il cammino delle falesie” è un itinerario animato che accompagna i visitatori lungo il percorso che dal sito d’interesse preistorico della grotta della Cala giunge al porto naturale degli Infreschi.

Questo cammino consente di scoprire l’affascinante mondo della preistoria di Camerota le cui grotte, patrimonio mondiale dell’Unesco, testimoniano i più antichi insediamenti abitativi dell’uomo che partendo da 500.000 anni fa raggiungono l’età dei metalli.

Inoltre, durante il cammino, scoprirete piante palo-endemiche come la posidonia oceanica (quando spiaggiata) e l’ampelodesom mauritanicus, oltre al sistema di difesa costiero delle torri.

1.       Grotta della Cala

Il percorso comincia dalla grotta della Cala, sito preistorico d’interesse mondiale abitato fin da 50.000 anni fa. Il sito è importante per la ricostruzione dello stile di vita, delle produzioni dei vari

periodi, oltre che per la ricostruzione climatica ed ambientale del paesaggio circostante e per la

convivenza avvenuta tra la specie neanderthal e sapiens.

2.       Grotta e Riparo del Poggio

La grotta e il riparo del Poggio è la seconda tappa del percorso. Frequentata in periodi

pre-musteriani, consegna una mandibola, un dente ed un astragalo umano appartenente ad esemplari neanderthaliani. Molte sono le ossa di animali tutt’ora visibili che hanno permesso una dettagliata ricostruzione della fauna che popolava l’ambiente circostante.

3.       Grotta della Serratura

Dall’apertura particolare a forma di chiave si apre, alla fine della spiaggia Lentiscella, la grotta della Serratura, terza tappa di questo cammino. Abitata da paleolitico medio fino al neolitico, la particolarità della grotta è testimoniata da rinvenimenti di vertebre di specie come orate, pagello, cefalo e tonno, che testimoniano le prime tecniche di pesca con l’utilizzo delle prime imbarcazioni.

Da questo punto il percorso verrà animato dai membri del progetto, i quali offriranno ai visitatori dimostrazioni di alcune tecniche preistoriche di sopravvivenza, la prima delle quali riguarderà le due antiche tecniche di accensione del fuoco (percussione di pietre focaie e frizione di legni)

4.       Cala Bianca

La quarta tappa del percorso è la baia di cala Bianca, nominata la spiaggia più bella d’Italia da Legambiente per l’anno 2013. Sito preistorico all’aperto, cala Bianca conserva nelle dune di sabbie rosse manufatti relativi ai più antichi insediamenti abitativi dell’uomo nel Cilento che risalgono a 500.000 anni fa. È qui che i membri del progetto mostreranno ai visitatori la tecnica dell’intreccio delle fibre vegetali, soprattutto della canapa, utilizzate per creare cordami. Successivamente, ai piedi delle dune rosse, avrà luogo un’introduzione sulla pittura rupestre, con la realizzazione di pennelli ottenuti da arbusti tipici della macchia mediterranea ed ulivi e la produzione di pigmenti ottenuti dalle ocre.

5.       Porto Infreschi

L’ultimo luogo del nostro cammino è il porto naturale degli Infreschi, riconosciuta come spiaggia più bella d’Italia per l’anno 2014 da Legambiente. Il deposito archeologico che resta dell’ampia grotta degli Infreschi conserva un orizzonte risalente al paleolitico medio nel quale sono state individuate strutture di combustione.

La visita durerà circa 3 ore.

È previsto un pranzo a sacco con ritorno in barca da baia degli Infreschi fino al porto di Marina di Camerota, con una visita alle grotte costiere, tra l’abitato preistorico della grotta del Noglio.

VISITA AL SITO ARCHEOLOGICO E ALL’ANTIQUARIUM DI ROCCAGLORIOSA

IL BORGO: Dopo aver visitato i primi insediamenti preistorici di Camerota, il percorso prosegue verso l’interno conducendo i visitatori alla zona dei primi stanziamenti di genti italiche, i Lucani, stabilitisi a Roccagloriosa. Il borgo, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 1998, racchiude antiche testimonianze di insediamenti umani che risalgono al neolitico.

IL MUSEO: La visita prosegue al museo civico archeologico, all’interno del quale sono esposti materiali provenienti da alcune tombe lucane della zona: pezzi in bronzo di alta qualità e, soprattutto, un corredo femminile con gioielli di elegante fattura.

L’ANTIQUARIUM: Il vicino antiquarium conserva invece pregevoli frammenti di ceramiche rinvenute nella vicina necropoli di età pre-romana.

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