Magliano Vetere: gli operai scioperano il sindaco veste i panni da spazzino

Sul caso scoppia la polemica

Di Emilio Malandrino

MAGLIANO VETERE. Gli operai della raccolta rifiuti incrociano le braccia, il sindaco si fa restituire le chiavi dell’automezzo impiegato per il servizio e si inventa operatore ecologico.

Protagonista Carmine DAlessandro, primo cittadino di Magliano Vetere. Gli operai della Yele, società in liquidazione, avevano deciso di protestare per il mancato pagamento dello stipendio e per non fermare la raccolta il sindaco ha deciso di fare da sé in modo tale da mantenere il paese pulito. Un nobile gesto, ma non secondo gli stessi operai per i quali l’Ente ha le sue colpe. “Il Comune non provvede all’affidamento provvisorio della gestione dei rifiuti, non paga la Yele da oltre un anno, chiede la restituzione della chiave dell’automezzo di proprietà e il sindaco si mette alla guida e in collaborazione di tre persone da lui scelte a caso effettua la raccolta dei rifiuti”, spiegano.

Ciò è accaduto nei giorni scorsi: da oggi fino a lunedì, invece, la raccolta rifiuti non avverrà. E’ quanto si legge in un avviso pubblico nel quale si precisa che “il servizio di ritiro dei rifiuti umido e multimateriale/plastica non verrà effettuato per difficoltà operative/organizzative della società Yele e dei suoi dipendenti”. Di qui l’invito alla cittadinanza “a non depositare sacchetti e contenitori per il ritiro”.

Sempre in ambito rifiuti, vista l’urgenza, l’amministrazione comunale ha deciso di affidare in via diretta alla Fondazione Veteres il servizio di spazzamento e pulizia di piazze e giardini da luglio a dicembre. Sarà impiegata la somma di 37mila euro. Ciò al fine di “evitare pericoli di igiene per l’intera comunità”. Quanto all’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, questo verrà affidato ad una ditta specializzata; l’accordo dovrebbe essere formalizzato a breve.

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