Ispezione di controllo Unesco nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano Alburini. Da lunedì scorso due geologici inviati dall’Unesco stanno visitando l’area protetta per la rivalidazione quadriennale del riconoscimento di GeoParco.
Dal 2010 il Parco del Cilento è nella lista dei Geo Parchi Unesco mentre da venti anni l’area protetta è patrimonio mondiale Unesco grazie ai siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula. Gli ispettori devono esprimersi dopo un sopralluogo se il riconoscimento può essere confermato. Uno cinese l’altro della Repubblica Ceca, sono stati accompagnati dal coordinatore dei geoparchi Aniello Aloia e dal direttore del Parco, Romano Gregorio a Velia, hanno visitato Paestum e la grotta preistorica della Cala di Marina di Camerota. «Dobbiamo far apprezzare le nostre specialità, geologiche, storiche, artistiche ed enogastronomiche», spiega Romano.
I due geologi inviati dall’Unesco dovranno valutare l’entità del patrimonio geologico del Parco, su cui si basa l’idea di geoparco, la segnaletica, la produzione di materiale informativo, l’accessibilità del sito, le possibilità di sviluppo e l’impegno nella ricerca. Requisiti necessari affinché l’Unesco rinnovi il riconoscimento al Cilento di Geopark. Otto anni fa ci fu suspense sul responso degli ispettori, e la concessione del fregio di geoparco Unesco, che inserisce in una rete di territori promossi dall’organizzazione mondiale per le loro caratteristiche. Quattro anni fa la prima ispezione superata con successo. La visita si conclude oggi e nei prossimi giorni sarà resa nota la valutazione dei due ispettori.
«Siamo fiduciosi – dice il direttore Romano – che il nostro GeoParco sia valutato positivamente – e impegnati per non deludere le aspettative. Continueremo a svolgere il nostro lavoro per uno sviluppo integrato in grado di valorizzare e tutelare il patrimonio culturale geologico e la biodiversità».