Sala Consilina: Comunali 2019, Cartolano contro Cavallone ?

Di Erminio Cioffi

Sala Consilina – Manca meno di un anno alle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale del comune capofila del Vallo di Diano e già sono iniziate le grandi manovre per la formazione delle liste e la scelta dei candidati che si contenderanno la fascia tricolore. Non è ancora chiaro se l’attuale sindaco Francesco Cavallone si ricandiderà o meno, ma a prescindere da ciò è praticamente certa la candidatura del coordinatore comprensoriale del PD Mimmo Cartolano che in questa consiliatura è rimasto ai box dopo che, cinque anni fa, a pochi giorni dalla presentazione delle liste la sua candidatura a sindaco con l’amministrazione uscente, che sembrava certa, è tramontata all’ultimo momento ed al posto di Cartolano si è ritrovato Cavallone che poi è diventato sindaco. Alcuni componenti dell’attuale maggioranza potrebbero cercare fortuna altrove, sarebbero almeno due i possibili dissidenti, ma secondo qualche bene informato il numero sarebbe destinato a crescere qualora dovesse esserci uno scontro elettorale tra Cartolano e Cavallone con dei cambi di casacca a favore della squadra che sarà messa in piedi dal massimo esponente del PD nel Vallo di Diano. In una cena, che si è tenuta qualche settimana fa fuori zona, Cartolano ha già iniziato a mettere insieme i tasselli per formare una lista in grado di consentirgli di andare a palazzo di città, ed altri incontri ci sono stati anche nei giorni scorsi. Non si esclude si possa arrivare ad una unione delle forze con alcuni componenti dell’attuale opposizione che sosterrebbero la candidatura del coordinatore del Partito Democratico rinunciando a formare delle liste che avrebbero poche speranze di vittoria. Certa appare la presentazione della lista di Positivo Si Cambia, l’unica che ha ottenuto due consiglieri eletti 4 anni fa, poi potrebbe esserci la sorpresa dell’accoppiata Lega – Movimento 5 Stelle. Entrambi i partiti potrebbero replicare su scala locale l’alleanza che li ha portati al Governo del Paese, da entrambe le parti nessuno si sbottona in merito ma l’ipotesi di una lista unitaria non è peregrina una volta individuato un candidato comune.

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