Montesano sulla Marcellana – 22, 10165, 20 e 15: in queste quattro cifre è racchiusa la bellissima storia di Federica Di Pierri, una ragazza di Tardiano, minuscola frazione del comune termale del Vallo di Diano che da circa due mesi sta viaggiando, da sola, con l’intento di visitare tutta l’America Centrale. Cosa indicano questi numeri ? 22 sono gli anni di Federica, 10615 i chilometri che separano Montesano sulla Marcellana da Atitlango, un villaggio del Guatemala distrutto da un’eruzione vulcanica e dove Federica ha fatto volontariato, 20 dollari il budget giornaliero che si è imposta e 15 sono i chili che ha nel suo zaino, il suo unico bagaglio. Federica ha forza di volontà e coraggio da vendere e a spingerla a mollare tutto per partire è stato il suo amore per i viaggi e la voglia di conoscere altre culture. “Dopo aver finito le scuole superiori – racconta – mi sono trasferita a Londra, dove lavoravo come stilista in una boutique per abiti da sposa. Guadagnavo bene, ma non mi sentivo completamente realizzata e dopo 2 anni e mezzo, mi sono licenziata, ho fatto un biglietto di sola andata per il Messico e sono partita”. Federica nel corso della conversazione avuta tramite Whatsapp, con non poche difficoltà a causa della pessima connessione ad internet, (ora si trova nel piccolo Stato del Belize), più volte precisa che quello che sta facendo non è un viaggio a scopo turistico come erroneamente qualcuno potrebbe pensare. “Questo – spiega – è un viaggio nel cuore dell’umanità, il mio budget giornaliero è di 20 dollari che devono essere sufficienti per viaggiare, mangiare e dormire. Per spostarmi lo faccio solo via terra, con mezzi pubblici oppure attraverso l’autostop. Posso dire che questo è il momento più felice della mia vita. A casa all’inizio non l’hanno presa molto bene, però adesso credo si siano abituati”. Federica sta pubblicando sul suo profilo instagram @dipierrisss un diario fotografico del suo viaggio, invece su Facebook è possibile trovarla digitando Federica Di Pierri. La prima tappa è stata in Messico e poi si è spostata in Guatemala dove ha vissuto un’esperienza che porterà dentro per tutta la vita quando si è ritrovata in un piccolo villaggio distrutto circa un mese fa dall’eruzione del Vulcan de fuego. “Sono arrivata pochi giorni dopo l’eruzione – racconta – e mi sono trovata in un paesino completamente distrutto. Per diversi giorni ho aiutato in cucina e poi ho fatto lezione di inglese ai bambini, molti di loro in seguito all’eruzione non solo hanno perso la casa ma anche i genitori”. La voce di Federica è rotta dall’emozione: “non dimenticherò mai gli sguardi di quei bambini e l’accoglienza ricevuta, il Guatemala è un paese poverissimo, i bambini invece di andare a scuola lavorano nei campi di mais e trasportano legna. Nonostante questa gente viva in condizioni estreme di povertà mi sono sentita dire più volte “la mia casa è la tua casa”. Dopo il Belize la prossima tappa sarà l’Honduras e poi non si sa “per tornare – dice al termine della conversazione – c’è sempre tempo”.