Il Parco restituisce 32 immobili agli Enti proprietari

Continuerà a gestirne soltanto quattro

Di Katiuscia Stio

Ok alla risoluzione dei contratti di comodato di ben 32 immobili; 4 resteranno in gestione all’Ente, altri verranno affidati a Comuni o, infine, soggetti a bando per l’alienazione o la gestione esterna. Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sta dando attuazione al piano di utilizzo degli immobili approvato nel maggio scorso.

Nello specifico sono risolti i contratti con il Comune di Bellosguardo per il Centro di educazione ambientale, di Cannalonga per il Borgo della Quarantana, di Castel San Lorenzo per il Centro educazione Ambientale, di Celle di Bulgheria per il Rifugio Tozzo del Moio, con Corleto Monforte per il Museo Naturalistico e il Rifugio montano di località Corcomona, Giungano e Laurino per le ex cave, con Lustra per l’edificio scolastico di Rocca Cilento, Magliano Vetere per la Cappella Rupestre di Santa Lucia, Monte San Giacomo per Palazzo Marone e l’Ostello, Novi Velia per le ex chiese di San Giorgio e dell’Annunziata, Ottati per Collecivita, Piaggine per l’ex edificio scolastico di località Pruno, l’oasi di località Piesco e l’ex Convento dei Cappuccini, Roccadaspide per la Via Istmica – sala multimediale, Roccagloriosa per l’Antiquarium, Sacco per la via Istmica – rifugio Motolo, San Giovanni a Piro per la Casa di Ortega, San Mauro la Bruca per i sentieri area faunistica, San Pietro al Tanagro per il Centro di accoglienza, Sant’Arsenio per il rifugio sul Monte Carmelo, Sessa Cilento per il centro di recupero rapaci e palazzo Coppola, Sicignano per il Castello Giusso, Stio per il Centro Zonale, Centro di Educazione Ambientale e Centro di Accoglienza, Torre Orsaia per l’ex scuola materna di Castel Ruggero.

Verranno affidati ad esterni 7 rifugi montani a Sanza; la Pineta e la Molpa di Palinuro, il Palazzo Ducale e l’Impanto di riciclaggio delle Sanze di Laurino, il Borgo diPietracupa a Roccadaspide, il centro polifunzionale di Sassano. Si procederà invece all’alienazione per le vasche di fitodepurazione di Celle di Bulgheria, per i terreni di Baia Arena e Ripe Rosse di Montecorice, per l’itinerario naturalistico con antichi mulini di San Mauro la Bruca. E’ già affidatao ad esterni l’area di Punta Telegrafo; per la Casina del Mingardo c’è invece un accordo con il Comune di Celle di Blugheria per la gestione esterna. Il Parco gestirà direttamente Villa Matarazzo a Castellabate, Palazzo Santamaria a Teggiano, Palazzo Mainenti e Tenuta Montisani a Vallo della Lucania.

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