Nel campionato di Prima Categoria, nel gruppo G del distretto salernitano, si è distinta l’A.S.D. Acquavella, che per buona parte della stagione ha battagliato per il vertice del raggruppamento. La formazione, guidata egregiamente dal tecnico Castiello, si è distinta per il suo gioco spettacolare. Abbiamo raggiunto Antonio Retta, capitano della squadra piazzata al secondo posto del girone, per una breve intervista.
La vostra squadra in parte si è rinnovata rispetto a quella dello scorso anno. A cosa puntavate all’inizio del torneo?
Partecipando a un campionato di buon livello sarei partito con i piedi di piombo, ma senza essere troppo pessimista la speranza era quella di centrare la zona play-off.
Siete partiti fortissimo, tenendo la testa del girone. Vi aspettavate di trovarvi in quel tipo di posizione?
Sapevamo di essere competitivi sin dall’inizio, poi siamo andati oltre le aspettative.
Il gioco spumeggiante offerto è rimasto come il vostro bigliettino da visita. Come è riuscito mr. Castiello a darvi quel tipo di impronta?
Io personalmente sono da qualche anno con il mister, gli allenamenti sono sempre improntati su ritmi alti palla veloce, e guai ad alzarla. Lui è molto bravo anche a lavorare sulla testa dei ragazzi e fargli capire sin dal primo giorno quello che vuole da ognuno di loro.
Siete riusciti a tenere il passo della Sanmaurese fino a poche giornate dalla fine. Vi rimane il rammarico di aver sciupato qualche gara o la consapevolezza di aver dato il massimo?
Si, qualcuno. Dopo la vittoria nello scontro diretto e aver conquistato la testa della classifica in solitaria ci siamo un po’ rilassati e perso qualche punto importante, e qualche partita sfortunata in trasferta con squadre di medio bassa classifica.
Avete vinto la finalissima dei playoff contro il Sassano in scioltezza. Eravate convinti di centrare l’obbiettivo?
Sapevamo di giocare contro un ottima squadra, ma avendola battuta due volte in campionato e avendo lavorato bene durante le due settimane prima della finalissima, eravamo convinti di essere noi a meritare la “promozione”.
Quale sono i ricordi più belli e più brutti di questa stagione?
I ricordi più belli sono sicuramente la finale vinta ma anche il rigore segnato da me contro la Sanmaurese all’andata, la corsa e tutti i miei sopra di me attera ad esultare.
I più brutti invece sono legati a un periodo mio negativo dove a causa di un grave lutto in famiglia non sono riuscito a stare con la testa sul campionato e non ho reso quanto avrei voluto, ma compagni e società mi sono stati molto vicino e colgo l’occasione per ringraziarli ancora.
Nel prossimo anno giocherete in Promozione. La società é già al lavoro per il prossimo anno?
Si, la societá è già a lavoro per cercare di allestire una squadra che sia competitiva anche per la prossima stagione in Promozione, e sono sicuro che un paio di innesti e qualche giovanili all’altezza disputeremo un campionato da protagonisti.