Roberto Cardinale è stato uno dei calciatori che, negli ultimi anni, ha legato maggiormente il suo nome a quello della Salernitana: il difensore ha vestito la casacca granata, tra il 1999 e il 2009, 86 volte in Serie B e 49 in C-1. Il centrale ha indossato in 19 occasioni la maglia dell’Under 20, con cui ha realizzato una rete il 19 settembre 2001 contro la Francia, e in 3 quella dell’Under 21, il classe 1981 ha esordito in A con il Perugia, contro il Siena, il 24 gennaio 2004. Cardinale da quattro anni vive nel nostro Cilento: ha militato nelle ultime stagioni con Agropoli e Polisportiva Santa Maria prima di approdare a Scalea, dove è stato impegnato nel campionato appena concluso. Abbiamo raggiunto Roberto Cardinale, nei giorni passati, per una breve intervista.
Nella tua carriera ti sei tolto molte soddisfazioni, a quale rimarrai maggiormente legato?
Arrivare in Nazionale, sicuramente. E’ stata una grande soddisfazione. vestire le maglie dell’ Under 21 e dell’Under 20. Anche i i derby giocati contro il Napoli e il mio esordio in Serie A sono momenti cui rimarrò particolarmente legato.
Hai associato il tuo nome alla maglia dell’Agropoli, che annata è stata quella vissuta con i delfini?
Ad Agropoli abbiamo fatto un buon lavoro tra mille difficoltà, raggiungendo la salvezza, a gennaio andarono via parecchi giocatori di valore. Tra i più esperti rimasi solo io e il grande Michele Siano, alle spalle avevamo molti giovani, centrammo comunque l’obbiettivo prefissato. Agropoli ha una struttura che potrebbe ospitare altro tipo di categoria.
Nel passato campionato hai giocato con la Polisportiva Santa Maria. Cosa ti resta della scorsa stagione?
A Santa Maria ho trovato un ambiente che non ha niente a che fare con il dilettantismo: un presidente di Serie A, società organizzatissima e addetti ai lavori professionali che ci tengono tanto a questa realtà. Peccato che il campionato sia andato male per svariati errori.
Sei stato mai vicino ad altre realtà calcistiche cilentane?
No, non ho avuto trattative serie con altre squadre della zona. Vivo da 4 anni nel Cilento e ne sono contentissimo, è una terra bellissima. Ho puntato tutto me stesso in questa terra in quanto sto aprendo una country house immersa nella natura più incontaminata.
Salerno è stata una tappa chiave del tuo percorso? Quali ricordi porti di quegli anni?
Salerno è una città bellissima. Ii sono arrivato quindicenne, sono cresciuto nel loro settore giovanile con i grandi Nicola Provenza ed Enrico Coscia, che mi scelse. Ho esordito in prima squadra a soli 17 anni, anche questo è stato e rimarrà un ricordo indelebile. Ho continuato in prima squadra per tanti altri anni oltrepassando le 100 partite, ho raggiunto l’Under 21 grazie a questa maglia, vinto i giochi del Mediterraneo con l’Under 20. Con i granata ho vinto il campionato dalla C alla B e nel primo anno con Zeman rischiammo di andare in Serie A, negli altri campionati abbiamo sempre raggiunto salvezze tranquille.
Hai avuto un compagno di squadra con cui hai legato molto grazie al calcio? Quale quello più forte con cui hai giocato?
Credo che fare nomi sarebbe ingiusto : ho tanti amici nel calcio e ho avuto la fortuna di giocare con e contro giocatori forti forti.
In futuro ti piacerebbe allenare o questo non rientra nei tuoi piani?
L’unica cosa che mi piacerebbe fare è provare a trasmettere agli altri quel poco che ho imparato,. Non è arrivato il tempo di pensarci visto che voglio ancora giocare.