Rifiuti in Cilento, drammatica la situazione degli operai Yele: lettera al Ministro Di Maio

Oltre trenta persone rischiano di restare senza lavoro

Di Carmela Santi

Rifiuti nel Cilento. Drammatica la situazione dei lavoratori della Yele. Oltre trenta persone rischiano di rimanere senza lavoro. Nelle lettera inviata la Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, Maria Maiuri a nome di tutti i colleghi con esile speranza chiede “giustizia”. “Signor ministro – si legge nella lettera – siamo i dipendenti della Yele, privati di tutti i diritti di lavoratori.

Alcuni, ridotti a “larve umane” per i danni economici e psicologico causati da una situazione aziendale nella quale, addirittura il nominato liquidatore ha rinunciato ad assumere il ruolo conferitogli dal tribunale delle imprese di Napoli. Lei Ministro è campano e sicuramente conosce la questione dei consorzi e loro partecipate, come la Yele, per cui il Pd, emanata la legge 14 del 2016, rimaneggiando la precedente non ne ha curato l’attuazione.

In tal modo, paradossalmente , noi tutelati da quelle norme a giorni saremo a casa, e con circa dieci mensilità retributive non percepite, mentre altri (amici della vecchia politica) stanno già lavorando”. Nella lettera i lavoratori denunciano “Ciò sta avvenendo , sulla base , di condizioni precostituite dalle amministrazioni comunali, le quali prima della formazione degli Ato , stanno effettuando gare e passaggi di cantiere”.

Intanto suo vertici della società e relativa gestione degli ultimi anni sta indagando la Procura. “Negli ultimi mesi – scrivono i lavoratori – le abbiamo tentate tutte: dall’istanza al presidente del tribunale, agli esposti alla procura , oltre alla tutela sindacale. Nulla è cambiato. Intanto dopo la rinuncia del cilentano Pietro di Lorenzo il tribunale ha nominato commissario il napoletano Massimo Di Pietro.

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