I minori stranieri non accompagnati dello SPRAR di Padula, impegnati nelle attività del laboratorio “Bottega dell’Arte: restauriamo a colori”, hanno iniziato il restauro del portone della Casa Museo Joe Petrosino.
Il progetto, coordinato dal responsabile Massimiliano Pignata, favorisce l’integrazione sociale e lavorativa dei ragazzi, restituendo alla comunità che li ha accolti ciò che è stato donato.
I minori non accompagnati hanno seguito nel corso dei mesi scorsi un vero e proprio corso e sperimentano ora ciò che hanno imparato, mettendo in pratica le competenze acquisite.
“La scelta del portone della Casa Museo è simbolica – ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Padula – Il Museo è patrimonio di Padula e questo diventa un gesto di integrazione e di partecipazione alla vita sociale della comunità. Joe Petrosino è simbolo dell’emigrazione sana, di un italiano simbolo mondiale della lotta alla mafia, un insegnamento per tutti”.
Anche in altri paesi del Vallo di Diano i minori non accompagnati hanno dato inizio a vari lavori: ad Atena Lucana, da qualche settimana, i ragazzi sono all’opera nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli con il restauro del portone e, a breve, avranno inizio attività anche nei comuni di Polla, Montesano e Sassano.