SAN MAURO LA BRUCA. Da ormai oltre un anno, grazie all’interessamento dell’Università degli Studi di Salerno, dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale, sono state attivate sul territorio comunale delle attività di scavo in due siti archeologici di località Castelluccio. Si tratta di aree di particolare rilevanza che hanno permesso di portare alla luce resti risalenti al IV secolo a.C. La loro presenza permette di studiare a fondo la storia delle popolazioni che abitarono il Cilento. Per il Comune questi scavi possono rappresentare uno strumento importante per rilanciare il turismo, far ripartire l’economia ed evitare lo spopolamento.
Tuttavia le attività di ricerca hanno bisogno anche di fondi per poter essere portate avanti considerato anche che coinvolgono un gran numero di ricercatori tra laureati, specializzati e dottorandi, i quali saranno ospitati sul territorio dal Comune.
Di qui la decisione dell’amministrazione comunale di fare alla Fondazione Grande Lucania affinché conceda un finanziamento per poter portare avanti le attività.. Le prossime attività di scavo prendono il via questo mese e l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Scarabino, spera di ottenere anche il contributo della Fondazione Grande Lucania, “particolarmente sensibile al tema dello spopolamento e della valorizzazione delle risorse culturali, storiche e artistiche del territorio”.