Poesia: un capaccese finalista nel Premio “Maria Virginia Fabroni”

Pasquale Quaglia è arrivato tra i primi diciotto su oltre seicento partecipanti

Di Christian Vitale

Nella provincia di Forli-Cesena, nel comune di Comune di Tredozio, è stata ospitata, in settimana, la seconda edizione del concorso di poesia Maria Virginia Fabroni. La rassegna era riservata a opere non pubblicate da nessun editore, né in formato cartaceo né digitale, della lunghezza massima di trenta versi. Erano ammesse poesie in lingua italiana, presentate da autori che avessero compiuto la maggiore età.

Tra i finalisti , con il tema “Veneris Dotes: il coraggio delle donne” si è insediato il capaccese Pasquale Quaglia. Il giovane è arrivato nei primi diciotto,  su più di seicento opere arrivate agli organizzatori, con la poesia “Mascara”. Il premio era inserito nel Festival di Poesia “Tres Dotes” , che ha visto, in sostanza, la partecipazione di poeti affermati ed esordienti provenienti da tutta Italia.

Pasquale Quaglia non è nuovo a queste affermazioni: premiato e segnalato in diversi Premi Letterari Nazionali è stato autore di diversi  spettacoli teatrali come: “L’alba che non riabbracciò il tramonto” (Premio Teatro Amici di Ron – Milano) e “La poetica del Bradipo” (Premio Teatro La valle delle storie – Vallefiorita, Catanzaro). Inoltre lo stesso, membro della Giuria del Premio Poetico “Amici di Ron”. ha pubblicato le raccolte di poesie “Un bicchiere d’amore, grazie” (Giuliano Ladolfi Editore), “Via Laura – ‘Ngopp’a suffitta (Giuliano Ladolfi Editore), “Gli atti dell’apolide” (Eretica Edizioni).

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