Trenitalia esclude alcuni scali dall’alta velocità e c’è chi fa appello ad Italo affinché vi faccia sosta. L’iniziativa è del movimento Trasparenza e Legalità che attraverso una nota indirizzata al Mibact, al Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano Alburni, al Parco Archeologico di Paestum, alle regioni Campania e Basilicata, ai sindaci di Capaccio Paestum, Ascea, Pisciotta e Maratea e all’azienda, ha fatto richiesta di attivare collegamenti ad alta velocità da Torino a Maratea e viceversa durante il periodo estivo, con fermate intermedie a Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Salerno, Paestum, Ascea, Pisciotta.
“Questa associazione – si legge nella missiva firmata da Pasquale Abignano e Massimo Carleo – intende attirare l’attenzione degli enti sulla necessità di rafforzare la mobilità sostenibile nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni affinché sia data maggiore attenzione alla necessità di implementare un sistema di mobilità sostenibile- internodale-integrato che incentivi l’uso del treno per i lunghi spostamenti verso il Parco, mentre all’interno di esso siano potenziali i servizi accessori agli spostamenti con il treno (posteggio bici nei piazzati estemi delle stazioni; piste ciclabili. noleggioauto. moto e bici: autobus)”.
“Trasporti e turismo – dicono – sono elementi di un binomio imprescindibile, per tale motivo v’è bisogno di rafforzare i collegamenti ferroviari veloci e diretti tra le grandi metropoli e il Parco nonché verso Maratea. Quest’ultima località, seppur non appartenente al Parco, è accomunata con esso dalla comune appartenenza al territorio della Lucania”.
I treni ad alta velocità, dunque, potrebbero divenire un importante strumento di promozione turistica, del territorio costiero e interno, se supportati con adeguate iniziative di promozione e marketing pubblicitario a bordo dei convogli e negli scali ferroviari. Di qui la richiesta ad Italo S.p.A. di attivare i collegamenti veloci e al ministero, al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, al Parco Archeologico di Paestum e alle regioni Campania e Basilicata di sostenere l’iniziativa.