Nella Chiesa di piazza Plebiscito a Sapri, questa mattina l’ultimo saluto ad Antonietta Corinto, la 28enne morta due giorni fa all’ospedale “Ruggi” di Salerno.
La comunità della Spigolatrice ha affollato la Chiesa Madre con silenzio e compostezza, rispettando quella voglia di privacy e riserbo della famiglia. Per l’occasione il sindaco Antonio Gentile aveva disposto anche il lutto cittadino.
La morte 28enne ha scosso tutti: aveva partorito il suo bambino soltanto venerdì; lunedì lo ha allattato per l’ultima volta poi si è lanciata nel vuoto dal sesto piano dell’ospedale salernitano. Inutili i soccorsi. Un gesto dovuto probabilmente ad una forma di depressione, come conferma il marito Gerardo Sainato che al quotidiano Il Mattino, precisa di aver chiesto ai medici un permesso speciale per potergli stare vicino che non gli è stato concesso. «Ci è stato detto che mia moglie non aveva bisogno di assistenza, che era solo preoccupata per le sorti del figlio. Potevamo entrare in reparto un’ora al giorno, quella destinata alle visite», dice.
Non si conoscono le cause del malessere della donna, manifestato anche attraverso i social e solo apparentemente appianato dalla nascita del primo figlio (un altro lo aveva perso in passato, prima del parto).