Aquara: muore dopo un intervento di “routine” famiglia sporge denuncia

Dolore e rabbia per la morte di Tonino Mucciolo

Di Katiuscia Stio

AQUARA. Subisce un intervento definito di “routine” presso l’ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno. Qualcosa va storto, più di dieci giorni in Rianimazione, poi il decesso. La famiglia sporge denuncia per omicidio colposo presso il Comando Provinciale dei Carabinieri.

Aquara piange Tonino Mucciolo, 51 anni, capo operaio della Comunità montana Alburni, padre di due figlie e nonno di due nipotini. Immediatamente i carabinieri hanno disposto il sequestro della salma, delle cartelle, e il pm di turno, presso la Repubblica di Salerno, ne ha disposto l’autopsia nominando il perito d’ufficio che sarà affiancato dal consulente medico legale nominato dalla famiglia del malcapitato.

Una notizia, quella del decesso dell’amico Tonino, che ha letteralmente sconvolto il piccolo centro della Valle Alburni Calore. Increduli e sconcertati i familiari che, prima dell’operazione, erano stati rassicurati sul tipo di intervento chirurgico e più volte sulle condizioni del familiare nel post operatorio, nonostante ci fossero stati degli «errori», così come dal racconto dei familiari.

Tonino Mucciolo viene sottoposto ad intervento chirurgico per asportare una massa grassa sul rene destro. L’operazione viene eseguita lo scorso 12 giugno nel pomeriggio. Le prime notizie sulle condizioni dell’uomo vengo rilasciate alla famiglia dallo stesso chirurgo che ha operato solo intorno alle ore 23:00. « Il dottore ci ha riferito che vi era stato un problema durante l’intervento e nello specifico ci diceva che era stata tagliata verticalmente la vena cava all’altezza dell’addome e che quindi erano intervenuti d’urgenza per porre rimedio a tale atto, inoltre ci diceva che papà aveva perso molto sangue ma che il problema era stato risolto e che, pur non essendocene la necessità ma per prassi, avrebbe dovuto trascorrere una notte nel reparto di Rianimazione dove sarebbe stato svegliato al mattino seguente», dichiara la figlia.

La moglie dell’uomo si accerta se vi fossero stati, oltre a quanto riferito dal medico stesso, altri problemi di diversa natura ma veniva rassicurata in tutti i modi dal chirurgo. A mezzanotte il paziente esce dalla sala operatoria in coma farmacologico, intubato e trasportato in rianimazione. «I medici del reparto, contrariamente a quanto dettoci dal chirurgo, ci riferivano che mio padre era in fin di vita e che tutti gli organi erano stati compromessi a causa della prolungata mancanza di sangue» conclude la primogenita. Ascoltate le due versioni, i congiunti allertano il 112 che invia sul posto pattuglia dei carabinieri, entrati anche in reparto a verificare le condizioni dell’uomo. Dalla notte del 13 giugno Tonino rimane in Rianimazione fino a decesso avvenuto alle ore 03:00 di lunedì 25 giugno. I familiari chiedono di fare chiarezza su un fatto che ha gettato tutti nello scompiglio totale.

La rete esprime cordoglio e incredulità. Vicinanza del capo della segreteria del Presidente De Luca, Franco Alfieri. «Con lui ha condiviso battaglie personali e di partito ( iscritto al PD di Aquara). Mio grande sostenitore, amico, compagno, fratello….devo a lui molto della mia affermazione alle scorse amministrative. Devo a lui tutto! Mi manca già tanto! Era un riferimento sicuro, rifugio e grande consigliere. Una parola giusta per tutti e tutto, e sempre con il sorriso sulle labbra. Ironico e leggero», sono le parole affrante del vice sindaco Vincenzo Luciano

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