Cilento: proseguono le misure per prevenire il rischio incendi

Pugno duro per i Comuni di Trentinara e Alfano

Di Antonella Capozzoli

Pugno duro delle Amministrazioni Comunali cilentane per prevenire e contrastare il rischio di incendi.

Per evitare il disastro ambientale verificatosi durante l’ estate 2017, il sindaco di Trentinara, Rosario Carione, ha emanato un’ordinanza in cui stabilisce, con rigore, le misure necessarie da adottare per contenere il fenomeno degli incendi boschivi: innanzitutto, si deve provvedere allo sfalcio e alla rimozione delle erbe infestanti, rovi, arbusti e sterpaglie, sia nei terreni privati che in quelli pubblici; bisogna, poi, eliminare i ristagni di acqua che possono favorire il proliferare di animali pericolosi per la salute pubblica, in particolare ratti e insetti ( zanzare, mosche); infine, è necessario regolare le siepi e tagliare i rami degli alberi e delle piante che affacciano oltre il ciglio stradale. Il sindaco, inoltre, ricorda che, nel periodo di maggior rischio di incendi – tra il 15 giugno e il 30 settembre 2018è assolutamente vietato, nelle zone boscate e cespugliate, accendere fuochi o compiere azioni che possano mettere a rischio l’incolumità dei cittadini. Chiunque si trovi in presenza di un incendio, deve avvisare immediatamente il Corpo Forestale. I contravventori saranno puniti con sanzioni a partire da 25 euro.

Restrizioni simili anche nel Comune di Alfano, dove il sindaco, Elena Maria Gerardo, chiarisce che è fatto assoluto divieto, a chiunque, di accendere fuochi all’aperto, nei boschi, a una distanza di 100 metri; di accendere fuochi nei pascoli, cioè nelle aree i cui sopralluoghi sono rivestiti da cotico erboso permanente, anche se sottoposto a rottura ad intervalli superiori ai 10 metri e anche se interessati dalla presenza di piante arboree o arbusti che radicate mediamente a distanza non inferiore ai 20 metri. Alcune eccezioni sono previste per coloro che, per motivi di lavoro, sono costretti a soggiornare nei boschi: costoro, infatti, potranno accendere – con le necessarie cautele, negli spazi vuoti e ripuliti da foglie,  erbe secche e altre materie facilmente infiammabili – il fuoco strettamente necessario per il riscaldamento o per la cottura delle vivande, con l’obbligo di riparare il focolare in modo da impedire la dispersione della brace e delle scintille, e di spegnere completamente il fuoco prima dell’abbandono. Nelle aree circoscritte, già opportunamente attrezzate – purchè ripulite da materiali infiammabili e preventivamente individuate dal Comune – è consentita l’accensione del fuoco e l’uso di fornelli a gas, elettrici, a carbone o legna. Gli interessati cureranno in ogni caso lo spegnimento del fuoco prima di abbandonare dette aree.
Nel periodo citato, nei boschi e nei pascoli, è vietato: far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare motori, fornelli o inceneritori che producano faville e brace, fumate o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato o immediato incendio.
Nel restante periodo dell’anno è vietato accendere fuochi nei boschi per una distanza da essi non inferiore a 50 metri e nei pascoli.
In altre zone Ia bruciatura delle ristoppie e di altri residui vegetali è permessa quando la distanza dai boschi è superiore a 50 metri, purchè il terreno su cui l’abbruciamento si effettua, venga preventivamente circoscritto ed isolato con una striscia arata della larghezza minima di metri 5. La pratica è comunque vietata in presenza di vento.
Nei castagneti da frutto è consentita la ripulitura del terreno dai ricci, dal fogliame, dalle felci, mediante la raccolta, il concentramento e l’ abbruciamento.
L’abbruciamento è consentito dal 1° luglio al 30 Marzo, dall’alba alle ore 10,00. Il materiale, raccolto in piccoli mucchi, dovrà essere bruciato su apposite radure predisposte nell’ ambito del castagneto.

Dal 15 Giugno al 30 Settembre, ancora, è vietato fumare nei boschi, nelle strade e nei sentieri che li attraversano.

I proprietari di appezzamenti di terreni confinanti con strade comunali devono provvedere ad effettuare, per una fascia non inferiore a 50 metri dalla stesse, la pulizia di ogni residuo vegetale e di qualsiasi materiale che possa influire l’innesco di incendi e Ia propagazione del fuoco e di procedere alla rimozione degli stessi.

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