Sala Consilina: oggi l’addio a Rosaria Lobascio. Duro monito del vicesindaco Giordano

Di Erminio Cioffi

“Ogni essere umano deve essere rispettato essenzialmente in vita e non dopo la morte quando, anche grazie alle nostre azioni, non è più con noi solo perché più debole”. Con queste parole il vicesindaco di Sala Consilina Luigi Giordano ha dato al termine dei funerali l’ultimo saluto a Rosaria Lobascio, la studentessa 22enne di Sala Consilina deceduta venerdì scorso dopo essere stata sottoposta ad un intervento di riduzione dello stomaco dello stomaco all’ospedale Fucito di Mercato San Severino. Giordano, parlando con le lacrime agli occhi, ha preso spunto da quello che Rosaria aveva scritto fu Facebook prima dell’intervento chirurgico, “lo faccio anche per dare uno schiaffo morale a chi mi ha preso in giro per il mio peso”. Centinaia di persone questa mattina hanno gremito la piccola chiesa di Sant’Eustachio nel cuore del centro storico. Le cerimonia funebre è stata officiata da Mons. Antonio De Luca Vescovo della Diocesi di Teggiano – Policastro, dal parroco don Domenico Santangelo e da don Elia Guercio e don Michele Totaro. All’uscita della bara bianca dalla chiesa gli amici hanno fatto volare in cielo decine di palloncini bianchi accompagnati dalla canzone “Sarò libera” di Emma Marrone, idolo di Rosaria. Per la morte della studentessa la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo ed ha iscritto nel registro degli indagati nove medici servizio al Fucito ed altri due medici in servizio all’ospedale di Polla.

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