Attimi di paura, questo pomeriggio per turisti, residenti e imprenditori balneari della bellissima Marina di Camerota. Una tromba d’aria nel volgere di pochi minuti si è formata al largo delle incantevoli spiagge della zona del Mingardo- Troncone- Vela, visibile anche dalla spiaggia del Buondormire di Palinuro. La tempestività e l’ esperienza dei gestori delle spiagge ha evitato spiacevoli conseguenze sollecitando tutti ad abbandonare la spiaggia per recarsi in luogo lontano e più sicuro. Fortunatamente la tromba d’aria ha deviato la sua traiettoria e si è spenta appena toccata la falesia del Mingardo. Questa volta possiamo tirare un sospiro di sollievo, dichiara Raffaele Esposito storico presidente della CAB, puntiamo molto sulla tempestività di azione da parte dei nostri collaboratori ed addetti al salvamento per arginare in parte questi fenomeni molto più frequenti ma sappiamo benissimo che è una lotta impari. Al momento non si registrano fortunatamente danni a persone o cose lungo il litorale di Camerota. Incrociamo le dita.
Le stranezze del clima, che negli ultimi anni sembra davvero essere impazzito, sono sotto gli occhi di tutti e purtroppo sempre più spesso assistiamo a fenomeni estremi. Anche il nostro Paese, ahinoi, è sempre più soggetto a questo tipo di manifestazioni che hanno, tra l’altro, un’alta probabilità di verificarsi tra la tarda Primavera e l’Estate, ma in particolare proprio nel mese di Giugno, quando la dinamicità e l’instabilità la fanno da padroni.
Sono infatti i forti contrasti termici la principale causa di temporali violenti e grandinate, ma anche di trombe d’aria e trombe marine.
Giugno, un mese di transizione dalla primavera all’estate, è particolarmente favorevole allo sviluppo di fenomeni straordinari e violenti, ma non tutto lo stivale è ugualmente a rischio: la pianura veneta, dove l’incontro dell’aria calda con quella fredda che scavalca le Alpi, è una zona a repentaglio più di altre, ma lo sono anche il litorale tra Campania, Lazio e Toscana e il Salento, soprattutto quando i “banchi” di aria calda entrano in contatto con la superficie del mare, già piuttosto tiepido in questa stagione.Negli ultimi dieci anni in particolare questi fenomeni sono risultati essere in crescita, segno che anche il nostro clima è sempre più strano e imprevedibile.