Cilento e Alburni: le ordinanze dei comuni per ridurre il rischio incendi

C'è chi prevede sanzioni fino a 10mila euro

Di Katiuscia Stio

L’emergenza incendi della scorsa stagione estiva è ancora un vivo ricordo per gli amministratori locali, ecco perché sempre più comuni stanno fissando regole precise per evitare rischi e per incentivare i cittadini a tenere un comportamento virtuoso che eviti problemi.

Gli ultimi in ordine di tempo a firmare delle ordinanze sono i sindaci di Roscigno, Montecorice e San Mauro la Bruca.

Roscigno

Nel centro alburnino il sindaco Pino Palmieri ha reso noto lo stato di grave periocolosità per gli incendi boschivi sul territorio campano dal 15 giugno al 30 settembre e in questo periodo ha fissato alcune regole: vietato accendere fuochi all’aperto e nei boschi e per una distanza inferiore a 100 metri; vietato accendere fuochi nei pascoli, cioè nelle aree i cui soprassuoli sono rivestiti da cotico erboso permanente anche se sottoposto a rottura ad intervalli superiori a 10 anni e anche se interessati dalla presenza di piante arboree od arbustive radicate mediamente a distanza non inferiore a 20 metri. Previste eccezioni per chi è costretto per motivi di lavoro a soggiornare nei boschi e in aree circoscritte già opportunamente attrezzate.

Inoltre è vietato far brillare mine; usare apparecchia a fiamma o elettrici per tagliare metalli; usare motori, fornelli o inceneritori che producono faville e brace, fumare o compiere ogni altra operazione che possa creare pericolo. E ancora: nel restante periodo dell’anno è vietato accendere fuochi nei boschi e per una distanza da essi inferiore a 50 metri, nonché nei pascoli. Nelle altre zone la bruciatura delle ristoppie e di altri residui vegetali è permesso quando la distanza è superiore a 50 metri dai boschi purché il terreno venga preventivamente cicoscritto. Nei castagneti è consentita la ripulitura del terreno mediante concentramento e abbruciamento, dall’1 luglio al 30 marzo. Sarà però necessario comunicarlo al sindaco e alla Forestale. Dal 15 giugno al 30 settembre è vietato fumare. Vietato infine impiantare a meno di 100 metri dai boschi impianti di fornace o fabbriche di fuochi d’artificio. Previste sanzioni fino a 10mila euro.

Montecorice

A Montecorice per evitare problemi è ordinato ai proprietari e/o conduttori di aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane incolte e di aree verdi industriali dismesse, ai responsabili di cantieri, agli amministratori di stabili con aree pertinenziali, di provvedere alla manutenzione degli spazi di competenza tenenendoli sgombri da detriti, immondizie, materiale putrescibili, macchinari obsoleti, carcasse di veicoli e ogni tipo di rifiuto. Disposta, inoltre, la disinfestazione da mosche, zanzare, topi ed altri infestanti.

Obbligatorio anche lo sfalcio di erbe infestanti o l’aratura; obbligo anche di regolare le siepi e la vegetazione affinché non crei problemi alla viabilità. E’ imposto anche di garantire la conservazione degli sbocchi degli scoli e delle scoline.

San Mauro La Bruca

Infine a San Mauro la Bruca, per proprietari, conduttori e detentori di aree confinante con strade, boschi, abitazioni, centri urbani, strutture turistiche, artigianali e industriali, è imposta la rimozione dai terreni di residui vegetali o altro materiale che possa determinare la propagazione del fuoco; l’ordinanza prevede il decespugliamento laterale lungo le strade e laterale ai boschi. Previste sanzioni fino a 500 euro.

Torchiara

A Torchiara il sindaco Massimo Farro ha ordinato a tutti i proprietari, conduttori e detentori a qualsiasi titolo di aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane incolte, o i proprietari di case e gli amministratori di stabili con annesse aree a verde, o i responsabili di cantieri edili e stradali, o i responsabili di strutture turistiche, artigianali e commerciali con annesse aree pertinenziali, dovranno provvedere ad effettuare i relativi interventi di pulizia mantenendo, per tutto il periodo estivo, e comunque fino al 30 settembre di ogni anno, condizioni tali da non accrescere il pericolo per l’incolumità, l’igiene pubblica e il pericolo di incendi, procedendo a: taglio dell’erba e rimozione dello sfalcio nonché dei rifiuti, nelle aree private poste all’interno dei centri abitati e nelle aree limitrofe; regolazione delle siepi, taglio di rami delle alberature e delle piante, nonché rimozione dello sfalcio e dei rifiuti nelle aree private confinanti con le strade, le piazze, i viali, le aree pubbliche, nonché estirpo dell’erba lungo tutto il fronte degli stabili e lungo i relativi muri di cinta per tutta la loro lunghezza. Gli interventi dovranno essere effettuati entro il 20 giugno. Sanzioni anche in questo caso fino a 500 euro.

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