Bellosguardo: laboratori di cucina e sartoria per gli immigrati

La formazione professionale per renderli autonomi e favorire l'inclusione sociale

Di Katiuscia Stio

BELLOSGUARDO. Laboratori di cucina e sartoria per gli ospiti del progetto Sprar – Associazione dei comuni di Bellosguardo, Roccadaspide e Sacco . Formazione professionale, autonomia, inclusione sociale rappresentano il fine da raggiungere.

Sono iniziati da alcune settimane e stanno già portano buoni risultati i due laboratori che, avviati nel comune di Bellosguardo per i 16 ospiti immigrati, si collocano come passo fondamentale nel percorso del raggiungimento dell’autonomia degli stessi, in un contesto di scambio e arricchimento.

I laboratori

Il laboratorio di cucina è stato studiato per fornire i requisiti igienico sanitari richiesti dalla società, inoltre il cibo e la preparazione del pasto richiamano a dimensioni della convivialità, condivisione ed interazione. Un luogo dove gli ospiti possono fare esperienza del valore della diversità culturale e della ricchezza che essa costituisce.

Il laboratorio di sartoria, invece, mira essenzialmente a favorire la conoscenza del mestiere e accompagnarli in un percorso di inclusione sociale. Entrambi i laboratori sono seguiti da sarte e cuochi.

I numeri

Il progetto Sprar – Associazione dei comuni di Bellosguardo, Roccadaspide e Sacco, ad oggi, ospita 16 immigrati a Bellosguardo, 17 a Roccadaspide, 3 a Sacco. Il progetto però prevede 34 unità a Bellosguardo, 25 a Roccadaspide, 20 a Sacco.

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