Appello di Legambiente Agropoli e Paestum per il ripristino della pista ciclabile

Chiesta anche la chiusura al traffico del Lungomare

Di Redazione Infocilento

“E’ necessario che anche le amministrazioni locali adottino sempre più politiche urbane per migliorare la vivibilità dell’ambiente e la qualità della città: chiusura di zone al traffico veicolare, creazione di piste ciclabili e di grandi aree verdi, diffusione di orti urbani, investimenti infrastrutturali per creare un’area di interscambio treno/bus/auto/bici”. E’ l’appello dei circoli Legambiente di Agropoli e Paestum che hanno chiesto ai Sindaci dei due Comuni il ripristino della pista ciclabile, attualmente in disuso e fortemente degradata che parte dall’inizio del Lungomare San Marco e continua sulla strada provinciale 278 verso Paestum.

Pista ciclabile necessaria per uno sviluppo del turismo culturale ed ecologico

“La pista ciclabile andrebbe ripensata completamente secondo i modelli più diffusi in Italia ed in Europa – fanno sapere – Abbiamo chiesto un impegno concreto per programmare la risistemazione della pista ciclabile per rendere fruibile in bicicletta un itinerario ( Agropoli- Templi di Paestum) che potrebbe diventare un ulteriore strumento di volano per lo sviluppo del turismo culturale ed ecologico”.

Necessario chiudere il Lungomare di Agropoli al traffico

Un altro problema rilevante riguarda una delle zone più frequentate di Agropoli, il lungomare San Marco, che è costantemente bloccato dal traffico veicolare. Secondo gli ambientalisti “Non è più procrastinabile un intervento di chiusura del traffico motorizzato. Si potrebbe partire, in modo sperimentale, con la chiusura nelle ore serali dei giorni festivi nei mesi estivi, considerato che per un provvedimento di carattere permanente c’è bisogno di rilevanti investimenti infrastrutturali”. “Il lungomare San Marco, liberato dalle autovetture, potrebbe diventare una straordinaria location per eventi, manifestazioni all’aperto, luogo di attrazione per le famiglie”, concludono.

Condividi questo articolo
Exit mobile version