Polla, elezioni comunali: lettera aperta dell’avvocato Sebastiano Tanzola

Di Erminio Cioffi

Polla – si infiamma la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e l’avvocato Sebastiano Tanzola, rompe il silenzio a distanza di qualche settimana dalla decisione di non presentare la lista per contrastare il sindaco uscente Rocco Giuliano. Tanzola scrive una lettera aperta in seguito agli attacchi ricevuti nelle ultime settimane. “Sono stati momenti travagliati, – si legge nella lettera – in cui abbondavano i “generali” e latitavano le “truppe”. Si sa: fare il “generale” è condizione favorevole ai fini di una elezione sicura ( qualcuno sul punto è un esperto!). A me e al mio amico Antonio Coppola è stato detto di tutto e di più. Questi atteggiamenti inaccettabili hanno condotto, senza ripensamenti, verso un’unica ed obbligata soluzione: non partecipare alla competizione elettorale in nome della dignità e del rispetto. Abbiamo reso felici le nostre famiglie, risultato, questo, impagabile”. L’avvocato pollese spiega il perché non ha presentato una lista sottolineando che “per Polla sarebbe stato utile e necessario non presentarne alcuna e lasciare il sindaco uscente correre da solo, costringendolo, così, a dover raccogliere un numero di voti pari alla metà più uno degli aventi diritto. Impresa per lui più che ardua. Questa strategia da me suggerita e approvata dall’altro competitore con una sorta di patto tra gentiluomini è stata resa vana dalla presentazione dell’unica lista di opposizione. Si traggano le dovute conclusioni”. Nell’ultimo passaggio della missiva si rivolge a chi ha definito un atto di sciacallaggio la decisione di non andare a votare o votare scheda bianca/nulla. “Si può e si deve esercitare la libertà di non votare – conclude – senza condizionamento alcuno per manifestare un legittimo dissenso. E’ questo un forte segnale!”.

Quello che segue è il testo integrale della lettera:

“ABBIAMO PERSO L’ENNESIMA OCCASIONE
Avevo deciso di restare fuori da questa competizione elettorale, ma le ultime parole del sindaco di Polla mi hanno indotto a rendere noto le mie scelte.
Diversi sono stati i pensieri che hanno affollato la mia mente nel tentativo di trovare la strada migliore. Sono stati momenti travagliati, in cui abbondavano i “generali” e latitavano le “truppe”. Si sa: fare il “generale” è condizione favorevole ai fini di una elezione sicura ( qualcuno sul punto è un esperto!).
A me e al mio amico è stato detto di tutto e di più. Questi atteggiamenti inaccettabili hanno condotto, senza ripensamenti, verso un’unica ed obbligata soluzione: non partecipare alla competizione elettorale in nome della dignità e del rispetto. Abbiamo reso felici le nostre famiglie, risultato, questo, impagabile.
In relazione alla presentazione delle liste si chiarisce che per Polla sarebbe stato utile e necessario non presentarne alcuna e lasciare il sindaco uscente correre da solo, costringendolo, così, a dover raccogliere un numero di voti pari alla metà più uno degli aventi diritto. Impresa per lui più che ardua. Questa strategia da me suggerita e approvata dall’altro competitore con una sorta di gentlemen’s agreement è stata resa vana dalla presentazione dell’unica lista di opposizione.
Si traggano le dovute conclusioni.
A chi taccia i propri concittadini di commettere “atti di sciacallaggio” solo perché decidono di non andare a votare o votare scheda bianca/nulla, si chiarisce che il Sabatini-Coletti dà la seguente definizione del termine sciacallaggio: 1 Furto, saccheggio di luoghi e persone colpiti da calamità naturali, disgrazie ecc. 2 estens. Azione cinica compiuta a danno di chi è già in difficoltà;3 In politica, sfruttamento di informazioni riservate per colpire l’avversario.
Voleva, forse, riferirsi inconsciamente al significato riportato al punto 2?
Si può e si deve esercitare la libertà di non votare senza condizionamento alcuno per manifestare un legittimo dissenso. E’ questo un forte segnale!”
Sebastiano Tanzola
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