CONTRONE. “È vietato accendere fuochi” .
Il divieto parte dal 15 giugno e si protrae fino al 15 ottobre 2018. Ad ordinarlo è il sindaco Ettore Poti. La motivazione risiede nel fatto che, come si legge nell’ordinanza, l’abbandono e l’incuria da parte dei privati di taluni apprezzamenti di terreni, posti sia all’interno che all’esterno della cinta urbana, comporta il proliferare della vegetazione, rovi, sterpaglia che,per le elevate temperature estive, possono essere causa predominante di incendi, dunque, l’amministrazione Poti vieta, nel periodo da giugno ad ottobre, in prossimità di boschi, terreni agrari e o cespugliati, lungo le strade comunali di usare apparecchiature a fiamma libera o elettrici che producono faville, di fumare o compiere operazioni che possano generare fiamma libera, con conseguente pericolo di innesco.
Inoltre i proprietari e /o conduttori di aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane incolte, proprietari di villette e tutti gli amministratori e responsabili di attività commerciali e non, di provvedere ad effettuare la pulizia a proprie spese dei terreni invasi da vegetazione, rimuovendo ciò che potrebbe essere facilmente infiammabile e veicolo appunto di incendio. Chiunque violi le superiori prescrizioni sarà punito con la sanzione amministrativa da 25,00 euro a 500,00 euro. Nel caso di procurato incendio a seguito dell’esecuzione di azioni e attività determinanti anche solo potenzialmente l’innesco durante il periodo che va dal 15 giugno al 15 ottobre 2018, sarà applicata la sanzione amministrativa non inferiore a 1.032.00 euro e non superiore a 10.329.00 euro con relativa denunzia all’Autorità Giudiziaria. Inoltre si esortano i cittadini, in caso di incendio, di prestare la propria opera e dare comunicazione agli enti competenti: Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, polizia Municipale, Carabinieri.