VIBONATI. Lavori di somma urgenza per sistemare la Foce del Torrente Cacafava e di altre aree destinate a parcheggio sul territorio comunale di Vibonati, è polemica. A puntare il dito sono i consiglieri di minoranza Manuel Borrelli, Gaetano Capano e Gerardo Di Giacomo. A finire nell’occhio del ciclone un provvedimento dell’amministrazione guidata da Franco Brusco.
Con un’ordinanza, è stata incaricata una ditta di Policastro Bussentino di eseguire lavori lungo il corso d’acqua Cacafava. Secondo i consiglieri “per giustificare l’affidamento diretto dei lavori si è ricorsi ai criteri della contingibilità ed urgenza in virtù delle mareggiate del 22 e 23 marzo”.
Eppure, si fa presente, sono passati 60 giorni da quegli eventi. Di qui la decisione di presentare un’interrogazione per chiedere cosa giustifichi il ricorso a questa procedura e perché non si sia provveduto già all’indomanti delle mareggiate a ripulire la foce del Torrente Cacafava.
Ma vi è di più perché, evidenziano Borrelli, Capano e Di Giacomo, l’ufficio manutenzione “continua ogni anno ad affidare i lavori di sistemazione del Torrente Cacafava attraverso il criterio della somma urgenza e non attraverso procedure ordinarie che garantirebbero una maggiore trasparenza e forze un risparmio”. Ciò nonostante nel 2013 il Tar Campania abbia accolto un ricorso della Regione presentato contro il Comune di Vibonati proprio per l’annullamento di un’ordinanza contingibile e urgente emessa dall’Ente per la pulizia del torrente, ritenendo insussistenti i presupposti di urgenza e pericolo.
L’interrogazione è stata proposta al sindaco di Vibonati Franco Brusco e all’assessore al patrimonio e alla manutenzione Luigi Giudice.