Grande successo per il saggio di fine anno dell’ICS di Casal Velino

Di Carmen Lucia

Il giorno 31 Maggio, alle ore 18:00, nella Sala Polifunzionale del Comune di Casalvelino, si è svolto il saggio di fine anno dell’ICS di Casalvelino, un saggio ricco di emozioni e suggestioni, con i giovanissimi allievi della Scuola. A inaugurare la kermesse, un intervento della Dirigente scolastica, Prof.ssa Marianna Guarino, a seguire i saluti istituzionali del Sindaco di Casalvelino, dott. ssa Silvia Pisapia, e del Sindaco di Castelnuovo Cilento, dott. Eros La Maida. La prima parte del saggio è stata dedicata al concerto di strumento organizzato dai docenti dell’Istituto, Prof. Giovanni Garzione, Prof. Giuseppe Cairone e Prof. Giuseppe Pellegrino. Gli allievi hanno suonato partiture di diverso genere, dal repertorio classico, mostrando una grande preparazione e competenza.
Si sono alternati sul palcoscenico diversi gruppi di allievi, che si sono esibiti in un concerto di diamoniche e canto, organizzato dalla Prof. ssa Maria Rosaria Parletta. La terza parte è stata dedicata alla ginnastica e alla danza. Organizzata dalla Prof.ssa Noemi Lenza, il saggio ha valorizzato le diverse abilità motorie e ritmiche delle 50 allieve che hanno ballato il “Reggeton lento”. Di grande effetto scenico è stata poi una progressione di ginnastica artistica a corpo libero su musiche di Rossini e Vivaldi. La sala era gremita, in tanti hanno partecipato alla cerimonia. Alla fine dello spettacolo, l’allievo Angelo Rosalia ha cantato “La voce del silenzio” e “Parla più piano” con un momento di forte commozione da parte di tutto il pubblico.

L’allestimento delle coreografie di danza, a cura della Prof.ssa Noemi Lenza, ha esaltato tutte le vocazioni e le diverse attitudini dei giovanissimi allievi: movimento espressivo e creativo, ritmo, suono e danza in una “performance” di grandissima intensità e di rara fantasia creativa. La danza, la musica e le arti performative della recitazione hanno ormai un ruolo e una funzione sempre più rilevante nella formazione e nella crescita degli adolescenti: la danza con funzione educativa, considerata come un’attività di sperimentazione corporea che si caratterizza per un approccio esplorativo del movimento, aumenta l’interesse e il coinvolgimento di ogni allievo e sviluppa autonomie creative, stimola l’ampliamento del linguaggio motorio di base e rinforza l’autoefficacia.

Per questo, la proposta di un’ esperienza gratificante come questa va incoraggiata e sostenuta, perché possa in futuro diventare da esempio per altre scuole, per altri laboratori di esperienze da sperimentare negli Istituti del nostro territorio. Il movimento espressivo e poetico, lo studio e la memorizzazione dei movimenti in uno spazio diverso dall’aula, l’esercitazione nel canto e nella dizione, il controllo della voce contribuiscono a instaurare – anche in un ambiente di collaborazione tra pari e di “cooperative learning” – un clima di positive corrispondenze di interessi e di benessere tra gli allievi e tra adolescenti e adulti.

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