A Palinuro una campagna di ricerche sullo Scoglio del Coniglio

Si spera di ricostruire storicamente il mito delle Sirene

Di Redazione Infocilento

A Palinuro è in corso la campagna di ricerche archeologiche sullo Scoglio del Coniglio.

Una troupe, diretta dal prof. Elio De Magistris e formata dagli archeologi Giovanni Festa e Vincenzo Pellegrino, da lunedì scorso è al lavoro per approfondire le indagini, già avviate dal docente cilentano e in parte pubblicate sulla “Rivista di Topografia Antica” (Elio De Magistris, Elea Velia – Indicatori di frontiera, economia del territorio) nel 2016, di una realtà particolarmente significativa del Cilento antico.

I risultati delle ricerche, sostenute dal comune di Centola, guidato dal sindaco Carmelo Stanziola, dal FLAG I Porti di Velia (presidente il sindaco di Ispani Marilinda Martino) e dalla società Albamarina che ospita la troupe di studiosi e tecnici, saranno resi noti nei prossimi giorni ma è possibile anticipare che, se i ritrovamenti confermeranno le prospezioni già effettuate, lo Scoglio del Coniglio in epoca arcaica è stato un punto centrale di incontro e, forse scontro, fra i navigatori greci e i gruppi di enotri insediati lungo la costa cilentana.

La speranza è di individuare gli elementi che permettano di ricostruire storicamente il mito delle Sirene. Sembra infatti che i due isolotti antistanti la costa di Palinuro e quello nelle acque di Marina di Camerota, siano stati abitati per un lungo periodo compreso tra l’età del bronzo e il 700 dopo Cristo. Proprio in questo periodo alcuni indizi lasciano pensare che sullo Scoglio del Coniglio, nei periodi estivi, risiedesse un monaco bizantino. Sono stati rinvenuti, infatti, frammenti di ceramica nord africana risalenti al VI secolo doco cristo
In ogni caso, si tratta di indagini che contribuiranno a migliorare le conoscenze del Cilento arcaico ed a ricostruire, in un quadro unitario, il ruolo dei Porti di Velia nella navigazione arcaica.

La missione terminerà domani.

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