SAN MAURO CILENTO. E’ ancora incredula la comunità cilentana per gli arresti che si sono registrati ieri ai danni del sindaco sindaco Carlo Pisacane, degli assessori Feranando Marrocco e Angelo Di Maria, di due consiglieri comunali (Fabrizio Cusatis e Pasqualino Volpe), del segretario generale Claudio Auricchio, dei funzionari dell’ufficio tecnico e ragioneria (Franco Volpe e Angelo Cilento) e dell’amministratore di una ditta di trasporti operante nel settore rifiuti (Alfonso Palmieri).
A dare una svolta alle indagini, partite nel 2016, le intercettazioni telefoniche e ambientali.
Noi stiamo andando contro tutta la norma che c’è, la stiamo schifando
«Stiamo facendo cose che veramente arriva qualcuno un giorno di questi, ci prende là dentro e butta le chiavi! Le butta completamente! Noi stiamo andando contro tutta la (omissis) norma che c’è, la stiamo schifando!». E’ questa una delle intercettazioni telefoniche in cui Angelo Cilento si rivolge al sindaco Carlo Pisacane, in riferimento all’affidamento e alla proroga del servizio di trasporto scolastico a favore di un’altra persona, legata da un rapporto di parentela proprio con la moglie del sindaco. «Eh ma vedi un po’dai parliamone domani mattina, lascia stare con questo (omissis) di telefono, che quelli che ci sentono, che ci sentono», risponde Pisacane.
In un’altra conversazione, avvenuta all’interno degli uffici comunali, Cilento si lamenta con l’altro funzionario coinvolto nella vicenda, Francesco Volpe, delle pressione che subisce dal primo cittadino proprio in merito all’affidamento del servizio di trasporto scolastico. Il modus operandi simile anche per il servizio di affidamento della raccolta differenziata. In particolare, al sindaco Pisacane e al consigliere Cusatis gli inquirenti contestano di aver concordato con l’imprenditore affidatario del servizio, modalità, condizioni economiche e termini dell’affidamento in cambio dell’assunzione di personale presso la ditta affidataria. Piscane in una conversazione dice al consigliere: «hai capito cioè se questo si è messo a chiamare a questo dopo che gli abbiamo detto di fare attenzione allora sei stupido», aggiungendo poi «non so se lo prendiamo più e perché è inaffidabile». La stessa metodologia viene applicata anche per l’acquisto di una pulisci spiaggia. Secondo gli inquirenti, dalle conversazioni tra Angelo Cilento e il consigliere comunale Pasqualino Volpe emerge nche la macchina è stata già acquistata in assenza di un provvedimento amministrativo. In uno stralcio intercettato dai militari della stazione di Pollica addirittura lo stesso funzionario si sfoga così: «Fino a quando non passa guai nessuno non è un problema, diversamente mi metto le carte sotto al braccio e vado io alla Procura della Repubblica perché mi sono rotto (omissis)». Parlando dell’avviso per la ludoteca comunale, infine, il vicesindaco Marrocco lo definisce «solo per prendere per il (omissis) la gente».
Intanto in molti stanno rivolgendo un messaggi di solidarietà ai coinvolti, sia attraverso i social che in privato. I nove arrestati sono finiti ai domiciliari.