«Se non muori o non resti totalmente invalido, nessun risarcimento». E’ questo l’amaro commento dell’avvocato Giuseppe Russo in merito ad un caso di malasanità che ha visto protagonista una giovane madre cilentana.
A raccontare quanto accaduto è lo stesso legale a capo dell’associazione Noi Consumatori di Castellabate: «Una giovane mamma durante il suo stato di gravidanza, a causa di una clamorosa diagnosi sbagliata, ha rischiato, tempo fa, di morire e di perdere il figlio in grembo. La diagnosi sbagliata ha prodotto patimenti e lesioni permanenti», spiega Russo.
Dopo 1 anno di trattative stragiudiziali l’assicurazione dell’ASL, previa visita medica con la quale è stato accettato il danno patito, ha deciso di risarcire la giovane madre. Ma da questo momento sorgeranno i problemi. «A questo punto, incredibile a dirsi, l’ASL, smentendo il proprio perito e la propria assicurazione – racconta Russo – blocca il pagamento del risarcimento danni: in fin dei conti è stata solo una diagnosi sbagliata e la giovanissima madre cilentana è ancora viva (come lo è anche la bimba). Perché dunque pagarle?»
La donna, tramite il legale, è pronta ad un atto di citazione dinanzi al Tribunale di Vallo della Lucania: «Chiederemo 5 milioni di euro di risarcimento danni – avverte Giuseppe Russo – con copiose cartelle cliniche da cui emerge chiaramente l’imperizia più assoluta. E non ci fermeremo finché non avremo soddisfatto la sete di giustizia della giovane madre cilentana, a cui unica colpa è solo quella di non essere morta».