AGROPOLI. Non hanno ancora debuttato ma già stanno causando malumori. Sono i tornelli posizionati presso lo scalo ferroviario di Agropoli – Casellabate. La stazione è stata oggetto negli ultimi mesi di importanti interventi di restyling i quali hanno portato al rifacimento delle banchine, dei locali interni, alla realizzazione di parcheggi ed all’installazione di un ascensore per disabili, di recinzioni esterne e di tornelli.
In pratica la stazione diventerà off limits per chiunque non sia possessore di biglietto o abbonamento. L’accesso sarà limitato come nelle metropolitane o negli stadi. Agropoli è una delle due stazioni italiane ad avere i tornelli: l’altra è Gioi Tauro. Si tratta di un progetto sperimentale di Rfi che punta a garantire più sicurezza in stazione evitando l’accesso a malintenzionati, senza tetto e furbi che viaggiano senza ticket.
Un buon proposito che non ha mancato di creare malcontento. Il problema che gli utenti segnalano è dovuto principalmente all’impossibilità di accompagnare anziani o disabili sulla banchina (per quest’ultimi è previsto un’apposito servizio di Trenitalia garantito su prenotazione).
“Quest’anno per tutta l’estate – denuncia un cittadino – fermeranno Frecciabianca e Frecciarossa ad Agropoli – ho dei genitori anziani e hanno difficoltà a salire e scendere con le valige. Con i tornelli sarà costretto a fare un biglietto per Paestum, pur senza utilizzarlo, per poterli accompagnare al binario”. Un disagio diffuso considerato anche che la stazione è impresenziata, la biglietteria non è attiva a tutte le ore e pertanto non è semplice avere assistenza. Il disagio era stato segnalato anche dall’Associazione “AeA Abitare e Anziani” che aveva manifestato sconcerto per la scelta di Rfi di installare dei gate per accedere all’area di partenza dei treni di alcuni grandi scali.
I tornelli alle stazioni, secondo l’associazione AeA Abitare e Anziani, scoraggiano gli anziani soli, visto che viene esclusa la presenza di qualsiasi accompagnatore che si presti ad aiutare chi è più fragile, e non ce la fa a trasferire sul treno i propri bagagli e sistemarli negli appositi ripiani.
“Comprendiamo – viene spiegato dall’associazione – la finalità di sicurezza che FS Italiane, in collaborazione con le Forze dell’Ordine e le Istituzioni, hanno voluto assicurare con tale progetto, ma occorre mettere in campo immediatamente delle misure alternative per garantire a tutti coloro che, pur non avendo particolari disabilità, non sono tuttavia nelle condizioni di fruire in piena autonomia del mezzo ferroviario”.
La richiesta inviata è di “provvedere immediatamente alla soluzione del problema, consentendo, con procedure facilitate, forme di accompagnamento autonome per chi viaggia da solo con bagaglio, o alla messa a disposizione di personale appositamente dedicato a fornire tale sostegno, senza alcun onere aggiuntivo per il viaggiatore”. Anche ad Agropoli c’è chi è pronto ad avviare una raccolta firme per chiedere di risolvere il problema.