CAPACCIO PAESTUM. Una bambina giocava in spiaggia quando si è imbattuta in una siringa con l’ago ancora inserito abbandonata tra la sabbia. L’episodio è avvenuto nel week end sul litorale di Licinella. Rabbia da parte dei cittadini: attraverso i social in molti chiamono in causa il Comune ed invocano maggiori controlli e più pulizia, altri difendono l’amministrazione comunale, sottolineando l’impossibilità di poter monitorare l’intero litorale. Non è la prima volta, però, che si verifica un caso simile: era il luglio del 2015 quando una bambina rimase ferita a causa di una siringa in località Linora. L’anno dopo, invece, nella stessa zona, furono due ragazze ad imbattersi in una busta contenente aghi, probabilmente gettata nel fiume Solofrone e poi giunta a riva.
Qualora si venga punti da siringhe si prescrivono gli esami medici per l’epatite B, e C e per Hiv con cadenza 1, 3 e 6 mesi a cominciare dal mese successivo. Anche se la siringa non è stata usata di recente perché si vede che il sole e il tempo l’hanno usurata, è necessario comunque effettuare controlli per l’epatite B e il tetano.