ATO Salerno: approvato il Regolamento

Approvato all’unanimità il Regolamento redatto dal consigliere Pietro D’Angiolillo, che lancia un’interessante proposta

Di Comunicato Stampa

Un altro passo avanti sulla strada del funzionamento dell’Ente d’Ambito salernitano, composto da 161 comuni. Nella seduta del 25 maggio, dopo la relazione del consigliere Pietro D’Angiolillo, approvato all’unanimità il primo Regolamento per lo svolgimento delle sedute e l’assunzione delle deliberazioni fra gli EdA della Regione Campania, che porta la firma del sindaco di Ascea.

Il documento, composto da 67 articoli, disciplina in modo dettagliato e completo l’attività dell’Ente e prevede, tra l’altro, la partecipazione concreta, attraverso commissioni consiliari permanenti e di studio, di tutti i consiglieri allo svolgimento delle funzioni di indirizzo e di controllo proprie dell’Ente.

L’Ente d’Ambito, così come previsto dalla legge regionale, dovrà occuparsi della gestione integrata dei rifiuti su tutto il territorio provinciale e per poter avviare la propria operatività era necessario dotarsi di un apposito regolamento e provvedere alla nomina del Direttore Generale, che avverrà nei prossimi 15 o 20 giorni.

“Il problema vero -afferma il consigliere Pietro D’Angiolillo- è la dotazione finanziaria del tutto insufficiente per lo start up. La nomina del Direttore Generale, le assunzioni dei responsabili dei servizi, degli impiegati e degli operai, unitamente alle spese generali di funzionamento dell’Ente, comporta la necessità di risorse immediate e certe”.

“Penso che i comuni cilentani -prosegue il consigliere D’Angiolillo- debbano costituire uno o più Sub Ambiti Distrettuali (SAD) ed utilizzare l’impianto dismesso di Vallo Scalo per realizzare una compostiera di comunità, che permetta la trasformazione della frazione organica dei rifiuti in concime da impiegare per attività agronomiche e realizzi risparmi di spesa ed economie nella gestione dei rifiuti, aumentando il livello occupazionale e risolvendo, almeno in parte, la drammatica situazione dei lavoratori del Co.Ri.Sa.4”.

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