Preparazione della sfida di ritorno con il Vastogirardi agli sgoccioli per l’Agropoli, che domenica alle ore 16:30 affronta il retour match con vista finale promozione. Si riparte dal buon pareggio in trasferta, gara in cui si è vista una formazione delfina double face: primo tempo di grande sofferenza, ripresa quasi dominata. Il tecnico viestese, che sconterà l’ultima giornata di squalifica insieme ad uno dei suoi giocatori più rappresentativi, Gianmaria Guadagno, come di consueto in questa settimana ha preparato la squadra secondo ciò che è la sua convinzione tattica più rilevante: la duttilità. Tale caratteristica si è rivelata di estrema importanza nel finale di stagione, dato che consente all’Agropoli di leggere le partite gestendo bene le forze a disposizione. Si riparte con ottime probabilità dal 3-5-2: davanti a Spicuzza, Di Deo, Hutsol e Giura comporranno il pacchetto arretrato, a centrocampo confermati Lopetrone e Natiello, Santonicola si gioca la riconferma, dopo aver tutto sommato ben figurato nella gara d’andata. De Foglio e Iommazzo aggiranno sugli esterni, mentre il consolidato duo offensivo ha bisogno di esser maggiormente freddo sotto porta rispetto a 7 giorni fa: sia Bozzi che Maione hanno sprecato troppo, ma nelle gerarchie di Olivieri non si toccano, anche perchè l’idea del centravanti boa assieme alla seconda punta, seppur classica, regge e permette alla squadra di disporre di punti di riferimento importanti. Si profila quindi, ancora un impiego di Capozzoli alla ”Altafini”: la velocità e l’imprevedibilità da utilizzare con le squadre stanche, una scelta che ha portato finora dei risultati, nonostante qualche malumore di troppo da parte di alcuni tifosi. Legittimo naturalmente, perchè ognuno ha il suo modo di vedere il calcio, ma sembra forzato definire poco competente un allenatore che ad oggi ha perso solo una gara, soltanto per l’utilizzo del calciatore che tra l’altro si è messo serenamente a disposizione e quando è stato chiamato in causa ha svolto egregiamente il proprio dovere.
I delfini dovranno essere molto attenti a non commettere troppi falli, data l’abilità di Sergio Ruggieri nei tiri dalla distanza, registrata, semmai ce ne fosse stato bisogno, anche all’andata. Occorrerà una gestione del pallone veloce, con cambi di gioco importanti: per questo servirà il miglior Lopetrone possibile per aggirare la fisicità altomolisana: caratteristica pregnante della squadra di Grossi. Occorrerà cercare di presidiare bene la fasce in copertura, data l’abilità di Sisti dalla trequarti: i suoi traversoni per Calcagni sono l’arma in più del Vastogirardi. Potremmo vedere un buon numero di pubblico domenica al Guariglia: non ci sono più gare di Serie A o B, nè altre ”distrazioni” calcistiche, ciò può aiutare a spingere i delfini in direzione di una finale, che per quanto visto in questa stagione sarebbe anche meritata. Arbitrerà l’incontro Sfirro di Reggio Emilia, gli assistenti saranno Mattera di Roma 1 e D’Ilario di Tivoli. Fischio di’inizio domenica 27 maggio alle ore 16,30.