VALLO DELLA LUCANIA. Lotta tra la vita e la morte all’ospedale San Luca, una di 72enne di Rofrano morsa martedì scorso da una vipera. Antonia Lettieri era in località Croce del piccolo centro cilentano, si trovava in campagna quando è stata improvvisamente morsa dall’animale. Le sue condizioni sono apparse subito gravi. La donna ha perso i sensi, è andata in choc anafilattico e non si escludono altre complicazioni.
Immediatamente sono scattati i soccorsi. Ad allertarli il marito, preoccupato per la gravità della situazione. Sul posto il 118 di Vallo con due ambulanze, di cui una rianimativa, e l’elisoccorso. Nonostante l’arrivo tempestivo e il primo soccorso del medico del paese, la donna è stata trasportata in codice rosso all’ospedale San Luca, dove è giunta in fin di vita. È stata ricoverata in rianimazione, dove si trova tuttora. È intubata e le sue condizioni restano gravi.
L’episodio ha scosso la piccola comunità cilentana. La donna è conosciuta da tutti, è solita andare in campagna con il marito. Doveva essere un pomeriggio come tanti altri. La coppia di anziani voleva approfittare delle prime giornate di sole per trascorrere qualche ora all’aria aperta. Nessuno avrebbe mai immaginato un epilogo così preoccupante.
La vipera le è comparsa all’improvviso dinanzi agli occhi non lasciandole alcuna possibilità di evitarla. In apprensione per le condizioni di salute della 72enne un’intera comunità.
[box type=”warning” align=”aligncenter” class=”” width=”100%”]Cosa fare in caso di morso di vipera? In caso di morso di vipera, accertato o anche solo sospetto la prima cosa da fare è contattare il 118, in modo da trasportare il paziente presso una struttura ospedaliera, dove potrà essere tenuto in osservazione e sottoposto alle eventuali cure necessarie. Rimuovere anelli e bracciali prima che il gonfiore della zona colpita ne renda difficile l’asportazione. Nell’attesa dell’intervento medico è essenziale mantenere il più possibile la tranquillità, in quanto uno stato di agitazione causa l’accelerazione del battito cardiaco e quindi una più rapida diffusione del veleno. Altro intervento consigliato è il lavaggio abbondante della ferita con acqua ossigenata, permanganato di potassio o con acqua semplice. Questa operazione favorisce l’eliminazione parziale del veleno, che è idrosolubile. Da evitare invece le disinfezioni con alcool o sostanze alcoliche, in quanto il veleno della vipera a contatto con alcool può condurre alla formazione di composti tossici. Molto utile è fasciare tutto l’arto colpito con una garza (compresa l’area sottostante il morso), applicando una discreta pressione e, possibilmente, immobilizzare l’arto con una stecca. Si tratta di operazioni che richiedono una certa perizia ma che, se correttamente eseguite, contribuiscono ad un effetto di vasocostrizione che rallenta la diffusione del veleno. Cosa non fare? Sono da evitare le manovre da “manuale di sopravvivenza” tipo incidere la ferita, succhiare il veleno, stringere l’arto con la cinghia, ecc. Anche il celebre siero antivipera non è assolutamente da prendere in considerazione: si tratta di un medicinale molto potente e potenzialmente pericoloso, che deve essere utilizzato solo da personale medico esperto.[/box]