Frecciarossa in Cilento, la polemica prosegue

Aloia soddisfatto. Da Pisciotta ancora dubbi sullo scalo di Centola

Di Carmela Santi

VALLO DELLA LUCANIA. Non saranno fuochi d’artificio in tutte le stazioni cilentane attraversate dai Frecciarossa.

I treni dell’alta velocità arriveranno solo il 15 giugno ma hanno già fatto il pieno di polemiche dividendo il territorio cilentano.

La nuova fermata presso la stazione di Centola-Palinuro-Marina di Camerota in aggiunta a quelle già sperimentate lo scorso anno ad Agropoli, Vallo e Sapri continua a far discutere. Per il sindaco di Vallo, Antonio Aloia, «riavere i Frecciarossa è un importante risultato per tutto il territorio cilentano. Ringraziamo – dice – gli assessori regionali Corrado Matera e Luca Cascone per aver confermato e potenziato il servizio».
La scorsa stagione estiva oltre novemila viaggiatori hanno raggiunto e lasciato il Cilento a bordo dei Frecciarossa, di cui quattromila registrati nella sola stazione di Sapri. Numeri importanti che da soli non sono sufficienti a placare gli animi. Ai festeggiamenti degli amministratori le cui stazioni si preparano ad accogliere i Frecciarossa si contrappone la delusione e l’amarezza degli esclusi.

A far sentire la propria voce gli operatori turistici e gli amministratori del Comune di Pisciotta.
I primi invitano Trenitalia a rivedere la scelta fatta perchè lo scalo di Centola non sarebbe sicuro per ospitare i treni dell’alta velocità. Il Frecciarossa è molto più lungo del binario della stazione di Centola, il marciapiede è basso, l’uscita della stazione non è al centro del binario e il sottopassaggio, per raggiungere il binario in direzione sud, è stretto. Sulla vicenda è intervenuto anche sindaco Ettore Liguori che inviata Trenitalia, Regione Campania e Parco, a riflettere sulla «illogicità» delle scelte.

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