PISCIOTTA. Ingiusta e poco ponderata la fermata dei treni Frecciarossa nello scalo ferroviario di Centola-Palinuro-Marina di Camerota. Il sindaco di Pisciotta Ettore Liguori non nasconde la sua amarezza per la decisone di Trenitalia. Dal 15 giugno i treni dell’alta velocità fermeranno nelle stazioni di Agropoli, Vallo Castelnuvo Cilento, Centola Palinuro, Marina di Camerota e Sapri. Quattro fermate, una in più rispetto allo scorso anno.
«Pisciotta – ribadisce il sindaco Liguori – apprende la notizia con molto rammarico. L’ulteriore fermata lungo la costa del Cilento la meritava Pisciotta per evidenti ragioni sia storiche che turistiche. Lo scalo di Pisciotta Palinuro è strutturato meglio rispetto allo scalo ferroviario di Centola». Nei mesi scorsi il primo cittadino aveva candidato lo scalo di Pisciotta per l’alta velocità, essendo più vicino rispetto a Centola alle località costiere di Caprioli, Palinuro e Marina di Camerota, ed anche meglio collegato. A nulla è valso l’intervento del primo cittadino. I Frecciarossa faranno sosta nella stazione di Centola ribattezzata con l’aggiunta di Palinuro e Marina di Camerota. «Solo un gioco di parole – dice Liguori – resta lo scalo di San Severino».
La voce del primo cittadino non è l’unica nota polemica. Molti ritengono eccessivo il numero di fermate perché «con quattro fermate a sud di Salerno, più che un Frecciarossa questo treno è un Intercity».
A gettare acqua sul fuoco gli operatori turistici. Felice Merola, presidente dell’Associazione Albergatori di Palinuro, ribadisce: «Non entriamo minimamente nelle polemiche sulle fermate del Frecciarossa se Pisciotta o Centola, Trenitalia l’ha data a Centola e non l’ha sottratta a nessuno, il risultato è questo. Sarebbe utile invece, lavorare per la migliore qualità dei servizi offerti, un servizio taxi adeguato e mezzi pubblici in corrispondenza dei treni in arrivo e partenza, anzi mi batterei affinché si polarizzi di più su Centola, Pisciotta e Camerota con azioni sinergiche e corali delle amministrazioni di concerto con la Regione, tipo garanzie per le Vie del Mare. Noi abbiamo bisogno del fare non più del solo dire».