Cilento, allarme incendi per l’estate

L'allarme di Pellegrino: mancano uomini e mezzi

Di Carmela Santi

«Incendi nel Parco, se la Regione non ci invia uomini e mezzi rischiamo un’altra estate disastrosa».
L’appello denuncia arriva dal Presidente del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino. Nell’intervento di ieri mattina, nel Teatro la Provvidenza, durante un incontro organizzato dalla Diocesi sul patrimonio boschivo, il presidente ha esternato tutta la sua preoccupazione, ma soprattutto l’amarezza per l’attuale piano regionale. Pellegrino ha ringraziato l’assessore Corrado Matera per l’interessamento, «ma se nel Parco del Cilento non arriveranno elicotteri – ha detto – se la centrale operativa con le 70 telecamere costate milioni di euro resterà ferma e non arriveranno altri uomini in supporto alle forze dell’ordine già al lavoro, l’area protetta sarà abbandonata ai piromani».

Pellegrino non le ha mandate a dire al governo Regionale richiamando all’attenzione anche il governo centrale. «Per legge – ha ricordato – siamo un’area protetta ma il Parco rischia di fallire nella sua mission principale che è la tutela del territorio, se non può disporre dei mezzi necessari a operare. È un controsenso. Da un lato siamo riconosciuti quale Parco Nazionale, dall’altro non ci garantiscono i mezzi per combattere una emergenza importante come quella degli incendi. Al momento siamo soli».
La preoccupazione di Pellegrino trova conferma nei dati ricordati dal comandante provinciale di vigili del fuoco, Adriano De Acutis. Lo scorso anno nel Parco del Cilento i caschi rossi hanno effettuato 1500 interventi, il 30 per cento di tutta la Provincia. Sono andati a fuoco 2500 ettari di macchia mediterranea, pari a centinaia di campi di calcio.

Difficoltà e ritardi negli interventi per l’assenza dei Dos, direttori delle operazioni di spegnimento. In attese di risposte il Parco non resta fermo. È pronta una convenzione con i vigili del fuoco di Salerno. Al dibattito aperto con i saluti del vescovo della Diocesi di Vallo, Ciro Miniero, sono intervenuti anche il vescovo di Caserta Giovanni D’Alise e Mario Guariglia comandante dei carabinieri del Parco.

Condividi questo articolo
Exit mobile version