Circa 20 idraulico forestali regionali del Vallo di Diano senza stipendio da 3 mesi

Di Erminio Cioffi

Sala Consilina – “Da mesi siamo senza stipendio ed abbiamo serie difficoltà per poter arrivare a fine mese pagare le spese per portare avanti le nostre famiglie”. A protestare sono gli operai idraulico forestali del Vallo di Diano assunti con un contratto a tempo indeterminato dalla Regione Campania che hanno ricevuto l’ultimo stipendio tre mesi fa e da allora non hanno visto più un centesimo da parte della Regione e non pper un problema di natura finanziaria ma perché ci sono dei problemi per l’emissione dei cedolini, necessari poi per poter procedere ai pagamenti degli stipendi. Nel Vallo di Diano in questa situazione ci son circa venti operai idraulico forestali che prestano servizio presso strutture della Regione come ad esempio la Foresta demaniale regionale Cerreta Cognole a Montesano sulla Marcellana o la Foresta Mandria a Sala Consilina meglio conosciuta come Casone, nome del rifugio che si trova sul Monte Cavallo. “E’ una situazione insostenibile quella che stiamo vivendo in questi mesi – spiega Carlo Ceglia, operaio idraulico – forestale di Sala Consilina – vogliamo delle risposte certe e non solo promesse che poi non vengono mantenute perché noi abbiamo bisogno degli stipendi arretrati e nonostante tutto continuiamo a svolgere il nostro lavoro. La Regione così come pretende il pagamento delle tasse regionali, come ad esempio il bollo auto dovrebbe rispettare i propri dipendenti e pagare gli stipendi rispettando i tempi, sinceramente non riesco a capire come mai sia così difficile emettere i cedolini per i pagamenti. Se io il bollo della mia auto non lo pago la Regione non ha la pazienza di attendere 3 mesi dopo la scadenza ma anzi già dopo un solo giorno di ritardo mi applica la sanzione per il ritardato pagamento”. Nella giornata di ieri ai lavoratori è stato detto che la situazione starebbe per sbloccarsi e che nei prossimi giorni dovrebbe arrivare il pagamento almeno di due mensilità arretrate. Lo scorso 4 aprile il Dirigente dell’Ufficio Centrale Foreste e Caccia della Regione ha inviato ai sindacati di categoria una lettera nella quale spiega che il servizio di gestione e stampa dei cedolini è stato revocato alla società aggiudicataria e affidato ad una “task force – si legge nella lettera – appositamente costituita dalla Direzione Generale, la quale sta procedendo speditamente alla elaborazione dei cedolini di paga”. Nella lettera viene anche indicata la data entro cui sarebbero stati effettuati i pagamenti di febbraio e marzo 2018 (entro il 20 aprile), termine che però non è stato rispettato. Sulla vicenda a marzo è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle che attraverso il capogruppo in Consiglio Regionale, Gennaro Saiello ed il consigliere regionale Michele Cammarano aveva presentato una interrogazione sulla vicenda. “Da un lato De Luca parla di valorizzazione, dall’altro umilia un’intera categoria lasciandola senza stipendio – hanno dichiarato i due consiglieri pentastellati – e nella più totale incertezza sul proprio futuro occupazionale. De Luca ci dica se e in che modo, intende potenziare un settore così delicato come quello degli operai idraulico-forestali, nell’ottica della valorizzazione delle foreste demaniali che rappresentano per la Campania un importante attrattore turistico”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version