Agropoli: aggravi per le spese di spedizione sulle bollette Tari, ma la consegna avviene a mano

Polemica dei cittadini, ma da palazzo di città fanno chiarezza

Di Ernesto Rocco

AGROPOLI. «Non bastasse l’aumento della Tari, ci viene imposto anche il pagamento delle spese di spedizione delle bollette, nonostante queste vengono consegnate a mano da un incaricato».

Ad alzare la voce i cittadini di Agropoli, che in questi giorni stanno ricevendo dall’ufficio tributi del comune le richieste di pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani. A molti non è sfuggita la voce sulle spese di spedizione della bolletta, che determina un aggravio sul costo totale di cinque euro. Eppure la consegna avviene a mano tramite il personale di una cooperativa, senza usufruire del servizio postale.

«Le persone incaricate – denuncia un cittadino – prendono molto meno della cifra indicata in bolletta per il recapito di ogni notifica. La parte restante a chi va?».

Dal Comune chiariscono che i cinque euro sono il costo medio che l’Ente ha per la consegna delle bollette. Se circa il 70% di queste, vengono recapitate a cittadini residenti sul territorio, la restante va inviata a utenti che vivono fuori a mezzo raccomandata. Inoltre ad essere consegnate non sono solo le bollette, ma avvisi e notifiche a soggetti morosi che sono il 30% dei contribuenti. Un insieme di documenti, quindi, che aumentano le spese per l’Ente e a pagare è l’intera cittadinanza.

Per il Comune, però, «la scelta di affidarsi una coop per il recapito delle buste è la soluzione migliore, perché garantisce un risparmio rispetto all’invio di raccomandate a tutti gli utenti».
I residenti, tuttavia, non accettano l’aggravio. «Sarebbe opportuno che ogni utenza paghi in base all’effettivo costo di consegna – propongono – non è possibile che chi vive ad Agropoli, o paga regolarmente, si accolli anche parte delle spese di utenti morosi o che abitano in altre città».

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