AGROPOLI. «Non bastasse l’aumento della Tari, ci viene imposto anche il pagamento delle spese di spedizione delle bollette, nonostante queste vengono consegnate a mano da un incaricato».
Ad alzare la voce i cittadini di Agropoli, che in questi giorni stanno ricevendo dall’ufficio tributi del comune le richieste di pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani. A molti non è sfuggita la voce sulle spese di spedizione della bolletta, che determina un aggravio sul costo totale di cinque euro. Eppure la consegna avviene a mano tramite il personale di una cooperativa, senza usufruire del servizio postale.
«Le persone incaricate – denuncia un cittadino – prendono molto meno della cifra indicata in bolletta per il recapito di ogni notifica. La parte restante a chi va?».
Dal Comune chiariscono che i cinque euro sono il costo medio che l’Ente ha per la consegna delle bollette. Se circa il 70% di queste, vengono recapitate a cittadini residenti sul territorio, la restante va inviata a utenti che vivono fuori a mezzo raccomandata. Inoltre ad essere consegnate non sono solo le bollette, ma avvisi e notifiche a soggetti morosi che sono il 30% dei contribuenti. Un insieme di documenti, quindi, che aumentano le spese per l’Ente e a pagare è l’intera cittadinanza.
Per il Comune, però, «la scelta di affidarsi una coop per il recapito delle buste è la soluzione migliore, perché garantisce un risparmio rispetto all’invio di raccomandate a tutti gli utenti».
I residenti, tuttavia, non accettano l’aggravio. «Sarebbe opportuno che ogni utenza paghi in base all’effettivo costo di consegna – propongono – non è possibile che chi vive ad Agropoli, o paga regolarmente, si accolli anche parte delle spese di utenti morosi o che abitano in altre città».