Nel pomeriggio di oggi, alle ore 15.00, è andato in scena il grosso del turno numero quarantuno, il penultimo, del campionato cadetto. La Salernitana, reduce dalla vittoria interna di sabato scorso con la Virtus Entella, è stata impegnata in trasferta seguita da circa trecento tifosi: i granata, che attualmente stazionano a metà classifica con un margine discreto sulla zona rossa, hanno giocato sul campo del Foggia, che occupa la prima casella non valida per la zona play-off. In graduatoria i pugliesi, guidati dal tecnico Giovanni Stroppa, con i loro cinquantaquattro punti sono al nono posto, a meno cinque dal Perugia ottavo. Il match, in programma allo stadio “Pino Zaccheria”, è stato arbitrato dal direttore di gara Francesco Paolo Saia della sezione di Palermo. Colantuono, tecnico dei granata, schiera, dal primo minuto, un 3-4-2-1: Radunovic è prescelto in porta, Tuia, Monaco e Mantovani i tre del pacchetto arretrato, Akpra Akpro e Signorelli formano la diga davanti la difesa con Casasola e Di Roberto sulle fasce, Sprocati e Rosina si muovono dietro Bocalon, unica punta.
La gara
In avvio le fasi del match sono principalemnte di marca pugliese: i rossoneri partono meglio cercando già nei primissimi minuti la rete del vantaggio.
Mazzeo, Floriano e Deli cercano, nei primi dieci di gioco, l’imbucata vincente, Radunovic e soci riescono però a sventare le minaccie iniziali. La Salernitana agisce principalemente in contropiede: Bocalon è spesso troppo solo e cercato con palloni imprecisi. I ritmi, dopo un avvio tambureggiante, sembrano scemare come buona parte dei match di fine stagione. Agnelli, al ventesimo, scalda i guantoni di Radunovic bravo nella circostanza, l’estremo difensore non può nulla al ventottesimo: Deli, uno dei migliori in campo, serve Mazzeo, punta rossonera, che sigla la rete del vantaggio foggiano. La marcatura scuote i campani: Rosina colpisce, al trentunesimo, la traversa, mentre il tentativo, al trentottesimo, di Di Roberto si perde sul fondo, sprecate anche le sortite da calcio da fermo dove i foggiani fanno buona guardia. La prima frazione, chiusa senza recupero, termina sul parziale di uno a zero.
La ripresa, in un pomeriggio caldo con un temperatura intorno ai ventisei gradi, si apre con i ventidue del fischio iniziale. Akpa Akpro, al sesto, non concretizza una buona azione corale da parte campana. Al decimo, per i padroni di casa, ci prova Floriano, il break del Foggia viene chiuso in angolo. La partita sale di tono: le due squadre, dopo una fase di equilibrio, si allungano aprendo a tantissimi cambi di fronte. Di Roberto e Bocalon, nelle fasi centrali del secondo tempo avrebbero la palla del pari, ma nessuno dei due concretizza mancando la marcatura del pari. A venti dalla fine arrivano i primi cambi di Colantuono: Palombi, attaccante scuola Lazio, rileva Sprocati, , che spara alto dai venti metri prima di lasciare il manto erboso, poco dopo Signorelli cede il testimone a Gaeta, centrocampista classe ’99 all’esordio stagionale. Con l’ultima sostituzione granata, a cinque dal termine, Odjer prendere il posto di Akpa Akpro, uno tra i migliori della Salernitana. Le battute finali vedono gli ospiti alla ricerca del pari che però non arriva: il Foggia vince di misura battendo quindi una discreta Salernitana.