Agropoli: un anno fa il taglio del nastro del pronto soccorso. Ad oggi nessun potenziamento

In vista dell'estate il rischio è di un'assistenza non adeguata sul comprensorio

Di Ernesto Rocco

AGROPOLI. Un anno fa riapriva i battenti il pronto soccorso dell’ospedale civile di Agropoli. Era il 10 maggio 2017. Alla cerimonia, organizzata in pompa magna, intervenne anche il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale non esitò a definire quell’atto “un miracolo”. Parole confermate dall’ex sindaco Franco Alfieri, secondo cui ad Agropoli veniva “restituita la dignità”.

I servizi offerti

20 i posti letto di medicina generale, quelli previsti per il nosocomio cilentano, servizi di radiologia e laboratorio di analisi attivi per metà giornata (dalle 8 alle 20); la possibilità della struttura, secondo l’Asl Salerno, di garantire l’assistenza in Emergenza-Urgenza grazie a questi servizi e alla possibilità di trasmettere immagini radiografiche al centro hub o spoke più vicino e di effettuare le principali indagini di laboratorio urgenti direttamente in Pronto Soccorso.

Una configurazione oggetto di polemiche già all’indomani dell’inaugurazione. In molti contestarono la definizione di pronto soccorso, considerata fuorviante vista l’assenza di sale operatorie ed altri servizi necessari. Di fatto il 118 non trasferisce i pazienti ad Agropoli dove arrivano soltanto coloro che autonomamente ci si recano.

Le polemiche

Nonostante evidenti limiti l’ospedale ha fatto registrare da subito grandi numeri: oltre 4300 gli accessi soltanto dall’1 al 15 agosto 2017. Un dato che testimonia la necessità di avere una struttura ospedaliera in zona.
Lo stesso De Luca, proprio a margine dell’inaugurazione, garantì in tempo un ulteriore potenziamento. Promessa non mantenuta, tanto da causare il malcontento della cittadinanza che l’inverno scorso pretese di incontrare il dg dell’Asl Salerno Antonio Giordano. Anche lui confermò un potenziamento del pronto soccorso con l’attivazione h24 di radiologia e laboratorio di analisi e da giugno delle sale operatorie. Ad oggi nulla di tutto questo si è realizzato. Nelle scorse settimane anche il consigliere comunale del M5S, Consolato Caccamo, sollecitò interventi ma senza esito. L’ospedale civile di Agropoli si prepara ad un’altra estate con record di accessi ma con pochi servizi da offrire. Considerate anche le criticità segnalate dal presidio ospedaliero di Vallo della Lucania il rischio serio è che l’assistenza in questa parte di territorio cilentano non sia garantita in maniera ottimale.

VIDEO – FOTO | Riapre l’ospedale di Agropoli, De Luca: «E’ stato un miracolo»

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