Resta in carcere il brigadiere dei carabinieri Lazzaro Cioffi, coinvolto in una inchiesta su un narcotraffico che nei giorni scorsi ha portato all’esecuzione di oltre cinquanta misure cautelari. Lo ha deciso ieri il Tribunale del Riesame che ha accolto le richieste del pm della Dda di Napoli Mariella Di Mauro.
Cioffi, secondo quanto riferisce l’Ansa, in servizio a Castello di Cisterna (Napoli), è accusato di partecipazione alla associazione per delinquere per aver rivelato notizie su indagini e per i suoi rapporti con un boss del narcotraffico. A quanto si è appreso, si sarebbe congedato prima dell’udienza davanti al Riesame. La procura ha oggi depositato nuovi atti di indagine, tra cui anche la documentazione relativa all’acquisto di un’auto da 80mila euro acquistata anni fa dalla figlia all’epoca ventenne.
Di recente si è ipotizzato un suo coinvolgimento nell’omicidio Vassallo. Qualcuno lo avrebbe visto proprio ad Acciaroli nei giorni precedenti l’omicidio. I legali di Cioffi smentiscono di aver ricevuto notizie su un coinvolgimento del loro assistito nell’indagini.