Visita di Emanuele Filiberto di Savoia in Cilento: soddisfazione degli organizzatori

Il principe ha risposto anche alle polemiche: "è il momento di fare pace con il nostro passato"

Di Comunicato Stampa

Grande successo per la visita del Principe Emanuele Filiberto di Savoia ad Agropoli e Castellabate domenica 6 Maggio. Dopo aver partecipato alla S. Messa nel Duomo di Napoli in occasione del “miracolo di San Gennaro” accolto calorosamente dal Cardinale Crescenzio Sepe, il Principe ha raggiunto il Cilento per partecipare ad una iniziativa organizzata dalla Delegazione Campana degli Ordini Dinastici di Casa Savoia, nella persona del Delegato Gerardo Mariano Rocco di Torrepadula e del Vicario di Salerno Salvato Guzzi, supportati dal dott. Mimmo Iacomino.

Domenica mattina Emanuele Filiberto di Savoia ha visitato il Castello di Vatolla, ospite della Fondazione GianBattista Vico e dei Conti Calvi di Bergòlo. Dopo di che ha fatto tappa al Castello di Agropoli accolto dal Sindaco e da un folto gruppo di persone. Dopo essersi intrattenuto con la gente e aver apprezzato non solo il posto, ma anche le varie bellezze che offre il Cilento, il Principe ha continuato il suo tour spostandosi a Santa Maria di C.te, nella Villa Matarazzo messa a disposizione dall’Ente Parco del Cilento, per inaugurare una mostra sul centenario della Prima Guerra Mondiale, allestita dall’Istituto Nazionale della Guarda d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. Ad attenderlo tanta gente entusiasta che ha potuto apprezzare l’affabilità e la cordialità del rampollo di Casa Savoia, il quale si è intrattenuto con tutti coloro che lo hanno avvicinato. Dopo l’inaugurazione il Principe ha visitato il locale museo del calcio e si è poi spostato a San Marco di C.te per partecipare alla S. Messa presieduta da don Pasquale Gargione, cappellano degli Ordini Dinastici. Anche li un bagno di folla per il Principe. Il Parroco durante l’omelia, prendendo spunto dal Vangelo della domenica sull’amore, ha citato l’esperienza di carità di due membri di Casa Savoia, la Beata Maria Cristina di Savoia, regina delle Due Sicilie, e la serva di Dio Regina Elena, rosa d’oro della cristianità.

La giornata si è conclusa con una cena di beneficenza presso l’Hotel Hermitage il cui ricavato è stato devoluto alla parrocchia di Lago di C.te per la costruzione di un’area giochi attrezzata per i bambini del posto.

Gli Ordini dinastici di Casa Savoia sono un’istituzione secolare di beneficenza che mette insieme tutti coloro che condividono lo spirito di carità della Real Casa e desiderano impegnano in Italia e nel mondo per questo scopo. Lo scorso anno l’Ordine ha contributo a 57 opere di beneficenza.

“Siamo rimasti contenti dell’accoglienza della gente semplice – dicono gli organizzatori – perché hanno potuto conoscere realmente la semplicità di Emanuele Filiberto e l’impegno di carità degli Ordini dinastici”.

Qualche polemica sui social riguardo a questa visita, ricordando il passato dei Savoia, ma, ha detto qualcuno presente ad accogliere il Principe: “Chi è senza peccato, scagli per primo la pietra! I Savoia fanno parte della storia dell’Italia, nel bene e nel male, ed è giunto il momento di fare pace col nostro passato come hanno fatto tutte le nazioni europee. Ogni epoca storica ha avuto le sue luci e ombre, a partire dai romani, per passare attraverso le varie dominazioni. Dovremmo chiedere le scuse ai discendenti di ciascuno di loro allora. La cosa simpatica di questi giorni è che molta gente è andata a rispolverare i libri di storia”.

Quando al Principe è stato ricordata l’espressione del nonno di uno dei presenti che nei momenti di scoraggiamento ripeteva sempre il famoso motto del Regio Esercito: Avanti, Savoia!, per ritrovare coraggio, Emanuele Filiberto ha risposto: “Io non so se posso dire ora Avanti Savoia, ma sicuramente voglio dire: Avanti, Italia!”

Foto di Renato Manente e Carmela Rago
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