Il gruppo la Forza del Futuro di Vallo della Lucania con i consiglieri Nicola Botti e Francesca Serra ha denunciato direttamente al Presidente della Regione Campania le criticità dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, allegando anche un documento politico di denuncia. Questo il testo della missiva inviata al presidente De Luca.
Egregio Presidente, a distanza di quasi un anno dall’incontro tenutosi presso la Direzione generale dell’ASL di Salerno, organizzato dalle sigle sindacali a tutela della salvaguardia della struttura ospedaliera di Vallo della Lucania ed alla quale chi vi scrive ha attivamente partecipato, le rappresentiamo, questa volta direttamente al suo Ufficio, il protrarsi dell’agonia allora comunicata con documento di denuncia consegnato direttamente nelle mani del direttore generale dott. Antonio Giordano e che ora si allega alla sua attenzione. Proviamo quindi a raccontarvi due storie, tanto antitetiche nei contenuti, quanto collegate nella sorte. La prima racconta del sacrificio, visibile nel lavoro prestato da tutti gli operatori dell’Ospedale San Luca, siano essi amministrativi, medici, infermieri, portantini o addetti ai servizi (tutti), i quali con straordinaria etica del lavoro, ogni giorno cercano di fornire un servizio il più possibile dignitoso, nonostante le gravi carenze strutturali e di personale, che si uniscono alla sussistenza di attrezzature obsolete ed incapaci di facilitare il lavoro dei sanitari stessi, i quali, persistendo tale situazione, non potranno reggere ancora per molto. Per quanto paradossale, caro Presidente ai miei conterranei resta soltanto la dignità di urlare in silenzio, nonostante la rilevanza costituzionale del diritto alla salute. Veniamo ora alla storia che racconta di un popolo variegato di amministratori locali (fatte rarissime quanto felici eccezioni), che hanno avuto l’invidiabile qualità di restare sordi e marmorei innanzi alle numerose richieste di aiuto del popolo cilentano tutto. Questi si limitano infatti a sfornare di tanto in tanto solo qualche sterile documento, sicuri in questo modo di aver soddisfatto il proprio dovere con il medesimo fastidio di un uomo che allontana le mosche dal proprio viso. Vi è di più, qualche esponente politico, noto più a lei che a me, addirittura dopo tre anni dalla nomina a consigliere regionale, raccoglie con mano stanca tra i propri ricordi quelle richieste di aiuto del popolo cilentano; e risolve la questione evidenziando “la situazione di illegittimità a carico dell’attuale provvisorio direttore sanitario”, che per pura combinazione è il suo avversario politico alle prossime elezioni comunali. Chi come noi da due anni si schiera con forza a tutela del diritto alla salute del popolo vallese e cilentano tutto non può accettare silente il manifestarsi di quell’ipocrisia, che lei in prima persona ha da sempre giustamente osteggiato. Egregio Presidente resta a lei fare proprie entrambe le storie, scegliendone il finale.