SAPRI. E’ prevista per lunedì, presso l’ospedale dell’Immacolata, l’autopsia sul corpo di Antonietta Ciancio la 69enne uccisa da un colpo d’arma da fuoco alla testa. L’esame potrebbe rivelare ulteriori dettagli sul decesso della donna, avvenuto per mano del marito, il 75enne Gabriele Milito, ex ragioniere.
L’uomo, davanti ai carabinieri della compagnia di Sapri ed al procuratore del Tribunale di Lagonegro, Vittorio Russo, avrebbe parzialmente ammesso le sue responsabilità, riferendo di aver colpito la moglie accidentalmente, mentre tentava di pulire la pistola. Poi, in stato confusionale, si è allontanato. E’ stato ritrovato che vagava nelle campagne di Ravello; la sua auto in panne era ferma a pochi metri di distanza.
Il corpo di Antonietta Ciancio è stato trovato ieri pomeriggio. I familiari non avendo più sue notizie hanno fatto scattare l’allarme. I vigili del fuoco del distaccamento di Policastro Bussentino sono riusciti ad entrare da una finestra dell’appartamento di Coso Garibaldi facendo la macabra scoperta. La 69enne era riversa sul letto priva di vita. Immediate le indagini dei carabinieri guidati dal capitano Michele Zitiello. Sul posto anche la scientifica. L’arma del delitto è stata rinvenuta in un cassetto. Si tratta di un revolver calibro 7.65, regolarmente detenuto dal Milito insieme ad altre armi da caccia.
Sotto choc la comunità saprese per la morte della donna, insegnante elementare in pensione. L’attività degli inquirenti è ora diretta a capire se effettivamente il marito abbia sparato per errore o se abbia aperto il fuoco volontariamente. Per ora l’accusa è di omicidio volontario.