Il pm della Dda di Napoli Mariella Di Mauro e il suo collega della procura di Salerno Marco Colamonici, attualmente titolare dell’inchiesta sull’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, si sono incontrati ieri per uno scambio di informazioni relativo all’acquisizione di elementi utili per le rispettive indagini. L’iniziativa è scaturita in seguito ad una inchiesta su un narcotraffico che ha portato all’arresto, del brigadiere dei carabinieri Lazzaro Cioffi, accusato di aver avuto un ruolo di primo piano nell’organizzazione, ipotesi che però il militare ha smentito. Il nome di Cioffi spuntò anche negli atti di indagini svolti sull’omicidio di Vassallo: un testimone riferì della sua presunta presenza nella zona nei giorni dell’omicidio ma tale circostanza non risultò mai confermata dagli approfondimenti investigativi (Cioffi in ogni caso non è stato mai indagato nell’ambito dell’inchiesta sul delitto del sindaco).
Secondo questa pista investigativa – che in assenza di riscontri fu archiviata negli anni scorsi a Salerno – il sindaco sarebbe stato ucciso per il suo impegno nella lotta allo spaccio nel suo territorio e per aver scoperto un giro di droga sulla costa cilentana. Nell’inchiesta della Dda di Napoli sono indagati anche altri tre carabinieri (nei confronti dei quali si ipotizzano omissioni e rivelazione di segreti) che appartenevano allo stesso reparto di Cioffi, alla caserma di Castello di Cisterna, e che a quanto si è appreso sono stati di recente trasferiti in seguito al loro coinvolgimento nell’inchiesta.